Oyace: la Pro loco ha spento 30 candeline
Il Comune e l’attuale presidente, Angelo Favre, hanno omaggiato un volontario che quest’anno festeggia i 30 anni da volontario: Leone Landry
La Pro loco di Oyace spegne 30 candeline. Nel novembre 1992, infatti, un gruppo di cittadini del paese della Grand Combin decise di formare ufficialmente un gruppo di volontari per organizzare eventi e appuntamenti legati principalmente al Patrono e al Carnevale. Il primo presidente fu Michele Favre.
L’intitolazione
Per festeggiare l’ingresso nel club degli “enta” dei suoi volontari, il Comune guidato dalla sindaca Stefania Clos ha deciso di intitolare il salone polivalente ai «volontari della Pro loco di Oyace». Dopo il decreto del presidente della Regione, Erik Lavevaz, l’Amministrazione comunale ha installato una targa all’ingresso della struttura per ricordare l’intitolazione.
Il premio
E sempre nell’ambito dei festeggiamenti, ad agosto, in occasione della Sagra della Fontina, in municipio è stato installato un pannello lungo 7 metri dedicato alle fotografie storiche dei volontari di Oyace. Non solo: in occasione delle celebrazioni dei Santi, il Comune e l’attuale presidente della Pro loco, Angelo Favre, hanno omaggiato un volontario che quest’anno festeggia i 30 anni in Pro loco. Si tratta di Leone Landry, a cui è stato donato un cuore di legno in cui è raffigurato il nuovo logo della Pro loco.
La storia
«In questi 30 anni numerosi sono stati i volontari che si sono impegnati e che ancora si impegnano per la promozione del nostro comune, per tutelare le tradizioni locali e per valorizzare i prodotti e le bellezze del territorio – afferma la sindaca Stefania Clos -. Tutte le iniziative intraprese dalla Pro loco in ambito turistico, culturale, storico, folkloristico, gastronomico e sportivo sono oggi un punto di riferimento sia per gli abitanti sia per i visitatori che nel territorio di Oyace trovano, oltre a un ambiente molto familiare e naturale, anche occasioni per divertirsi».
Tanti i presidenti che si sono susseguiti: Michele Favre, Romano Petey, Massimo Chenal, Adriana Brédy, Andrea Petey, Stefania Clos e Attilia Landry.
«La Pro loco costituisce una risorsa insostituibile per le comunità di Oyace – continua la prima cittadina -. In modo libero e volontario, chiunque opera all’interno della Pro loco assolve l’importante compito di ravvicinare la gente alle proprie tradizioni, al proprio territorio, alla propria cultura e alla propria storia e promuovere e facilitare il movimento turistico. L’attività dei volontari incoraggia l’Amministrazione comunale a proseguire la sua azione volta al miglioramento dei servizi pubblici e delle strutture presenti sul territorio».
(f.d.)