1000 km in bicicletta, da Aosta a Trieste, per aiutare le persone con disabilità
Il progetto 'La bici della libertà' con Alessandro Delfino protagonista, è sostenuto da Fondazione Comunitaria della Valle d'Aosta e promosso da Fidas Valle d'Aosta e Fiab Aosta à vélo.
1000 km in bicicletta, da Aosta a Trieste, per aiutare le persone con disabilità.
Si chiama ‘La bici della libertà’ l’iniziativa solidale che a partire da domani, giovedì 1º dicembre, porterà Alessandro Delfino, maestro e atleta di mountain bike e bike trial a raggiungere Trieste.
Obiettivo: acquistare una bicicletta tandem a pedalata assistita
L’obiettivo è raccogliere fondi per acquistare una speciale bicicletta tandem a pedalata assistita (costo di circa 9 mila euro), da mettere a disposizione di associazioni e famiglie per organizzare progetti che avvicinino alle due ruote (con accompagnatore), persone con disabilità visiva, psichica oppure anziani.
Il progetto è sostenuto dalla Fondazione Comunitaria della Valle d’Aosta ed è promosso da Fidas Valle d’Aosta e Fiab Aosta à vélo.
1000 km in bicicletta, il percorso
Delfino partirà da Aosta e a Vercelli si porterà sulla ciclovia Aida, il cui tracciato ha inizio al colle di Moncenisio, in Val di Susa.
La prima tappa di Delfo seguirà il tracciato della Via Francigena che proprio a Vercelli incrocia l’Aida.
Di lì, il biker di casa nostra seguirà il percorso originale attraversando tutte le città dell’alta Italia: Novara, Milano, Brescia, Verona, Padova, Treviso, Pordenone, Udine e infine Trieste.
L’itinerario prevede quasi mille km di percorso prevalentemente pianeggiante, appoggiato su tratti regionali esistenti o in via di sviluppo, come la Francigena della Val di Susa, il Canale Cavour, Canale Villoresi, il Naviglio Martesana e Alpe Adria.
Giovedì mattina, alle 8.30, Delfino partirà da piazza Chanoux.
Un percorso di circa mille km, seguendo la ciclovia Aida, progettata dalla Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta FIAB Italia – lo porterà in piazza Unità d’Italia a Trieste.
100 km in bicicletta per aiutare le persone con disabilità
«L’avventura di Alessandro ha diversi obiettivi – ha commentato il segretario generale della Fondazione Comunitaria della Valle d’Aosta Patrik Vesan.
Il primo è l’acquisto di un tandem per consentire a tutti di poter godere di un momento di felicità su due ruote, perchè gli ostacoli sono fatti per essere superati.
Il secondo è sostenere il valore del dono in tutte le sue forme, compresa la donazione di sangue promossa dalla Fidas Valle d’Aosta, partner del progetto.
La terza è sostenere il turismo lento e le sue infrastrutture, nella speranza che anche in Valle d’Aosta possano svilupparsi e rafforzarsi il cicloturismo ambientale e i collegamenti con le piste ciclabili di lunga percorrenza, come quella promossa dalla Fiab».
Come sostenere il progetto ‘La bici della libertà’
Per sostenere il progetto è effettuare le proprie donazioni con bonifico sul conto corrente intestato alla Fondazione Comunitaria della Valle d’Aosta (Banca Intesa San Paolo c/c 5667 IBAN IT73 G 03069 09606 100000005667) o con carta di credito andando sul sito della Fondazione (www.fondazionevda.it), cliccando sul pulsante rosso ‘Dona’.
Nella foto in alto, da sinistra Patrik Vesan, segretario della Fondazione Comunitaria della Valle d’Aosta, il biker Alessandro Delfino, il presidente di Fiab Aosta à vélo Pietro Giglio e Giuseppe Grassi, presidente della Fidas Valle d’Aosta.
(re.aostanews.it)