Piscina di Pré-Saint-Didier, via libera della giunta regionale agli idroscivoli
I lavori potranno essere eseguiti anche a impianto aperto, il termine dell'efficientamento energetico e del consolidamento strutturale previsto in primavera, l'apertura della piscina nell'autunno 2023
Piscina di Pré-Saint-Didier, via libera della giunta regionale agli idroscivoli.
Lo aveva anticipato a Gazzetta Matin nel numero del 31 ottobre il dirigente dirigente della struttura regionale infrastrutture sportive e responsabile del procedimento, Henry Blanc.
La piscina regionale di Pré-Saint-Didier avrà di nuovo un idroscivolo.
Ieri, lunedì 28 novembre, la giunta regionale ha approvato il progetto di fattibilità tecnica ed economica per l’intervento.
L’idroscivolo
«Gli idroscivoli rappresentano un valore aggiunto per la piscina di Pré-Saint-Didier – commenta l’assessore regionale alle opere pubbliche, Carlo Marzi- in quanto si completa l’offerta delle attività sportive già esistenti con la possibilità di svolgervi anche attività a carattere ludico e ricreativo. Considerata la valenza che la struttura riveste per l’intera alta valle, l’arricchimento delle sue potenzialità potrà portare attrattività con ricadute anche a livello turistico».
La realizzazione dell’idroscivolo si aggiunge al grosso intervento di efficientamento energetico e consolidamento strutturale in corso che dovrebbe terminare con la primavera 2023.
Gli idroscivoli hanno partenza e arrivo in una vasca dedicata e correranno sull’esterno della piscina.
Con la spesa di 1,4 milioni di euro destinata a questo intervento, l’investimento complessivo per la piscina pubblica della Valdigne si attesta complessivamente su 6,7 milioni di euro.
Le lungaggini dei lavori all’impianto
Rincaro dei prezzi, difficoltà a reperire materiale di isolamento, criticità emerse nel corso dei lavori sulla parte impiantistica, elettrica e del riscaldamento, hanno fatto slittare ulteriormente la data di fine lavori della nuova piscina regionale di Pré-Saint-Didier.
Per poter sostituire tutto l’impianto elettrico e intervenire su quello del riscaldamento è necessaria una variante in corso d’opera del progetto che inevitabilmente allunga i tempi di consegna dell’impianto natatorio oltre a far lievitare i costi di circa 600 mila euro, per un totale contrattuale che si attesta sui 4 milioni di euro, aveva spiegato il dirigente Henry Blanc.
In questo momento il cantiere è al lavoro sulla rimozione della vecchia copertura e costruzione della nuova, si procederà poi alla sostituzione di tutti i serramenti, compatibilmente con la situazione meteo. Si proseguirà poi con le opere interne compresa la sostituzione degli impianti.
La fine lavori stimata è per la primavera 2023, calcolando la fase dei collaudi, «alcuni dei quali si potranno già fare in corso d’opera» aveva precisato il dirigente «si può ipotizzare che la piscina potrà essere aperta entro un anno da adesso (ottobre, ndr)».
La realizzazione dello scivolo potrà essere effettuata anche in una seconda fase, a impianto aperto aveva detto Blanc.
Lo studio di fattibilità deve tenere conto di tutti i i vincoli paesaggistici su una struttura dichiarata bene documento per via del progetto originario firmato dall’architetto Giò Ponti.
Saranno infatti mantenute le grandi sciabole di legno della copertura, che fungono da travi, uno dei segni distintivi del progetto di Ponti del 1968, realizzato nel 1976.
Al termine dei lavori l’impianto natatorio di Pré-Saint-Didier sarà dotato di una grande vasca suddivisa in due, una parte destinata ai nuotatori e l’altra per le attività ludiche con giochi d’acqua, idromassaggi e zona bimbi. Si procederà poi al recupero della vasca esterna, un tempo metà all’interno e metà all’esterno, con un passaggio dalla zona solarium esterna, e alla realizzazione di idroscivoli esterni, sul lato campi da tennis.
Spariscono i trampolini perché le nuove normative prevedono una vasca dedicata.
La piscina di Pré-Saint-Didier è un impianto prevalentemente turistico, con picchi di frequenza nei periodi di vacanza, per questo lo studio Pettene & Partners prevede inoltre un riscaldamento dell’acqua, spesso considerata piuttosto fredda, attorno ai 28 gradi.
(erika david)