Siccità, Coldiretti VdA soddisfatta per l’impegno del Consiglio Valle sui futuri invasi
L'associazione, a livello nazionale, in tema di siccità chiede risorse per un piano nazionale sugli invasi che garantisca lo stoccaggio d'acqua
Siccità, Coldiretti VdA soddisfatta per l’impegno del Consiglio Valle sui futuri invasi.
Coldiretti Valle d’Aosta esprime soddisfazione per l’impegno assunto dal Consiglio regionale, nella seduta della scorsa settimana, di prevedere una mappatura di siti sul territorio regionale che possano ospitare la futura realizzazione di nuovi invasi per lo stoccaggio di scorte d’acqua.
«La creazione di nuovi invasi su aree naturali è una misura indispensabile per fronteggiare gli effetti del cambiamento climatico. Solo aumentando la raccolta di acque piovane è possibile accrescere la disponibilità di acqua sul territorio fronteggiando così, almeno in parte, gli effetti dei cambiamenti climatici e la siccità che quest’anno ha fortemente penalizzato il comparto agricolo» dicono Alessio Nicoletta ed Elio Gasco, presidente e direttore di Coldiretti Valle d’Aosta, in una nota.
Coldiretti nazionale
A livello nazionale la richiesta dell’associazione, espressa a livello nazionale dalla Coldiretti alla riunione sui temi del Pnrr, è che si proceda celermente ad uno stanziamento per la realizzazione di un piano invasi nazionale, utile ad aumentare la raccolta di acqua piovana oggi ferma ad appena l’11%.
La somma da accantonare ammonterebbe ad almeno 1 miliardo di euro.
I vertici nazionali di Coldiretti fanno sapere di avere, insieme ad Anbi e altri soggetti pubblici e privati, una serie di interventi pronti a partire per garantire acqua per gli usi civili, per l’agricoltura e a scopo idroelettrico.
Coldiretti sottolinea come gli imprenditori agricoli siano già impegnati a razionalizzare l’utilizzo dell’acqua, a sviluppare sistemi di irrigazione a basso impatto e l’innovazione con colture meno idro-esigenti, di fronte alla tropicalizzazione del clima, però, sottolinea l’associazione, occorre organizzarsi per raccogliere l’acqua nei periodi più piovosi per renderla disponibile nei momenti di difficoltà. Per questo servono interventi di manutenzione, risparmio, recupero e riciclaggio delle acque con le opere infrastrutturali, potenziando la rete di invasi sui territori».
(re.aostanews.it)