Blitz di pulizia di Legambiente alla Torre del Lebbroso di Aosta
I volontari del cigno verde sono intervenuti oggi dopo che le segnalazioni inoltrate a Comune e Soprintendenza non hanno sortito effetto
Blitz di pulizia di Legambiente alla Torre del Lebbroso di Aosta.
I volontari del cigno verde sono intervenuti oggi dopo che le segnalazioni inoltrate a Comune e Soprintendenza non hanno sortito effetto.
L’associazione Legambiente Valle d’Aosta è intervenuta oggi, sabato 19 novembre, dopo la segnalazione di alcuni abitanti del quartiere che lamentavano l’accumulo di rifiuti sulla scalinata d’accesso al piano inferiore della Torre del Lebbroso.
«Abbiamo fatto presente la criticità al Comune, che ci ha comunicato di avere girato la segnalazione alla Soprintendenza ai Beni Culturali, cui compete la cura e pulizia dei siti» si legge in una nota di Legambiente VdA.
«Ma le settimane sono passate inutilmente e abbiamo così deciso di occuparci in prima persona della risoluzione del problema».
Il prima/dopo l’intervento di Legambiente alla Torre del Lebbroso
L’associazione è conscia del fatto che la Soprintendenza operi «con scrupolo per la valorizzazione e conservazione delle bellezze della nostra regione, lo vediamo in tante iniziative di promozione del nostro patrimonio storico» e ritiene dunque possibile «che ogni tanto perda dei pezzi, anche se il luogo da noi pulito non era sul retro del monumento ma proprio sulla centrale via Festaz».
Non solo la Torre del Lebbroso però versava in cattive condizioni di pulizia.
Legambiente evidenzia anche lo stato di degrado della Tour du Pailleron, in bella mostra all’arrivo con i treni e i pullman con pannelli di compensato che chiudono i varchi e reti di plastica che delimitano il perimetro dell’«edificio pericolante» come recita il cartello.
«Forse non il modo migliore di valorizzare un importante monumento» osserva l’associazione.
«L’azione di oggi dei volontari di Legambiente intende essere uno stimolo a ricercare sempre la bellezza nei luoghi in cui viviamo, bellezza di cui, fortunatamente, siamo ricchi» conclude l’associazione nella nota.
(re.aostanews.it)