Violenza sulle donne: 63 accessi al Centro Antiviolenza e 20 accoglienze alla casa protetta nel 2021
Per la Giornata internazionale, un ricco calendario di appuntamenti, occasioni per interrogarsi e riflettere.
Violenza sulle donne: 63 accessi al Centro Antiviolenza e 20 accoglienze alla casa protetta.
Nel 2021, 63 donne hanno trovato aiuto al Centro Antiviolenza di Aosta e 20 sono state accolte alla casa protetta.
Sono i dati annunciati da Donatella D’Ambrosio, funzionaria dell’assessorato alle Politiche Sociali che si occupa di violenza di genere e che ha anche annunciato il bando già pubblicato per affidare un servizio di prevenzione, rieducazione e riabilitazione per gli uomini maltrattanti.
La funzionaria ha definito «significativo» l’aumento dei casi di violenza e ha precisato come il dato sia parziale, considerato che prende in considerazione soltanto i casi di coloro che si sono rivolte al Centro Antiviolenza, «non necessariamente chi magari ha denunciato in caserma è passato attraverso Centro e casa protetta».
Nella saletta dell’assessorato alla Sanità, il presidente del Consiglio regionale Alberto Bertin, la consigliera di parità Katya Foletto, l’assessore alla Sanità Roberto Barmasse, l’assessore allo Sviluppo Economico Luigi Bertschy e l’assessore all’Istruzione Luciano Caveri hanno presentato le iniziative pensate per celebrare la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
Si tratta di un lavoro di rete tra attori del territorio, Comuni, enti e associazioni che offre l’opportunità per interrogarsi e riflettere.
Violenza sulle donne: le parole dell’assessore Barmasse
Della necessità di «un massiccio intervento educativo, attraverso la sensibilizzazione e l’informazione, oltre che la formazione e la prevenzione» ha parlato l’assessore alle Politiche Sociali Roberto Barmasse.
«Ritengo altresì fondamentale la preziosa collaborazione con la casa rifugio e il centro antiviolenza e il lavoro svolto tra i soggetti firmatari del Protocollo d’intesa interistituzionale per la prevenzione e il contrasto delle violenze nei confronti della persona e della comunità familiare promosso dalla Procura della Repubblica al Tribunale Ordinario di Aosta – ha detto l’assessore Barmasse – oltre al lavoro svolto dal Forum permanente contro le molestie e la violenza di genere e dalla cosiddetta Rete 25 novembre».
Violenza: le considerazioni della consigliera di parità
«La violenza sulle donne non è un problema culturale o solo delle politiche sociali – ha spiegato la consigliera di parità Katya Foletto – ma una questione che riguarda la società a 360º.
Non solo molestie, secondo Foletto «assistiamo a un aumento delle violenze sessuali anche tra i giovanissimi, si è incapaci di accettare un no, incapaci di capire che c’è un limite oltre al quale non ci si può spingere.
E’ un processo lungo ed è necessario intervenire con la prevenzione, con un linguaggio comprensibile ai giovani, altrimenti il messaggio non è incisivo.
Agire sui giovani sì ma anche sui modelli.
«Pensiamo a livello mediatico, ai messaggi fuorvianti che passano – ha commentato Foletto. Pensiamo alla pubblicità, al recente ‘scandalo’ nel mondo della ginnastica… ».
La consigliera di parità ha parlato della violenza sui luoghi di lavoro, «dove speso non è possibile intervenire perchè entra in gioco l’autonomia economica. A volte ci sono ricatti, vessazione e l’impossibilità per la donna a denunciare».
Il pensiero del presidente del Consiglio Valle Bertin
Per il presidente del Consiglio regionale Alberto Bertin, «la violenza contro le donne è un problema di tutte le società e soprattutto degli uomini che non riescono a costruire un rapporto corretto con le donne».
Violenza e diritti delle persone secondo l’assessore Caveri
L’assessore all’Istruzione Luciano Caveri ha annunciato la partecipazioni di classi di Morgex, Verrès e Aosta, «una partecipazione attiva, non truppe per riempire le stanze – ha detto l’assessore. L’obiettivo è segnalare i diritti delle persone, con un focus specifico sul tema della violenza delle donne.
L’assessore ha annunciato la presenza di due tik toker, «perchè il messaggio diventa più efficace con i micro filmati che parlano il linguaggio dei giovani».
L’assessore allo Sviluppo Economico Luigi Bertschy ha ringraziato per la collaborazione la consigliera di parità che ha proseguito il lavoro avviato da Laura Ottolenghi per la predisposizione di un questionario da somministrare alle lavoratrici sui luoghi di lavoro.
«Sui luoghi di lavoro si trascorrono molte ore della giornata – ha detto Bertschy. L’obiettivo è di lavorare insieme per la crescita culturale de il benessere della nostra comunità.
Alle azioni simboliche devono seguire azioni strutturate proprio perchè la comunità raggiunga una situazione di benessere».
Qui l’elenco degli appuntamenti organizzati per interrogarsi e riflettere sul tema.
Nella foto in alto, da sinistra, il presidente del Consiglio regionale Alberto Bertin, la consigliera di parità Katya Foletto, l’assessore alla Sanità Roberto Barmasse, l’assessore all’Istruzione Luciano Caveri e l’assessore allo Sviluppo Economico Luigi Bertschy.
(cinzia timpano)