Crisi di Palazzo, Lega e FI: «Dal presidente Lavevaz un silenzio assordante»
Le forze di opposizione denunciano la mancanza di spiegazioni sull'evoluzione per la formazione di una nuova giunta
Crisi di Palazzo, Lega e FI: «Dal presidente Lavevaz un silenzio assordante».
La denuncia
Tuonano i consiglieri della Lega e di Forza Italia: «Questa mattina, in apertura della seduta del Consiglio regionale, ci saremmo aspettati di sentire, nelle dichiarazioni del presidente Lavevaz, delle spiegazioni in merito a quanto sta avvenendo al di fuori dell’aula della massima assise valdostana. Dal presidente invece è arrivato un silenzio assordante. In un’aula che dovrebbe essere il luogo deputato per le discussioni politiche non una parola sulle scelte, anzi sulle non scelte, che sono state fatte in questi giorni perché la risicata maggioranza, che si trova probabilmente in una situazione di forte imbarazzo per lo stallo in atto, ha ritenuto che ciò non fosse opportuno».
In aula
«Abbiamo chiesto che ci fosse una discussione politica sulle scelte o non scelte di questi giorni, di questo mese, di quest’ultimo anno e mezzo.Credevamo che fosse opportuno ma la risicata maggioranza ha ritenuto diversamente. Al presidente Lavevaz chiedo se gli sembra serio non dire nulla a questo Consiglio? Secondo noi non lo è». A sottolinearlo in aula il capogruppo della Lega Vda, Andrea Manfrin, commentando l’evoluzione della situazione politica in Regione.
«Pensavo che fosse l’Union valdotaine a tenere in ostaggio la maggioranza – ha rincarato Stefano Aggravi (Lega Vda) – ma mi sono dovuto ricredere dato che sono gli alleati a tenere in ostaggio la maggioranza e il presidente Lavevaz ha una sorta di sindrome di Stoccolma. E’ opportuno, ribadiamo, fare chiarezza sulla situazione politica».
Alle urne
Per Marco Carrel (Pour l’Autonomie) «se la politica non riesce a dare dignità a questa regione allora l’unica strada percorribile è il ritorno alle elezioni».
Pierluigi Marquis (Forza Italia) ha accusato il presidente del Consiglio Alberto Bertin di «mettere il bavaglio all’opposizione».
(re.aostanews.it)