La Valle d’Aosta vuole stare al passo con i tempi: verso una scuola superiore in 4 anni
Lo ha comunicato l'assessore Luciano Caveri ieri, alla presentazione del Memento statistico della scuola valdostana
Un ciclo di studi superiori di 4 anni, calo demografico preoccupante che incide sulle iscrizioni nelle scuole valdostane, risultati nelle prove Invalsi superiori alla media ma un forte abbandono scolastico che continua a crescere.
Sono gli aspetti principali emersi nella presentazione, ieri pomeriggio, del Memento statistico della scuola valdostana.
Scuola superiore in 4 anni
L’assessore regionale all’Istruzione, Luciano Caveri, ha comunicato che la Valle d’Aosta intende sperimentare un percorso di studi superiori di 4 anni.
Lo prevede la normativa nazionale, già altre regioni hanno aderito alla sperimentazione che potrebbe partire, dopo uno studio sull’adeguamento del monte ore, tenendo anche presente la specificità linguistica, per l’anno scolastico 2024-2025.
Il calo demografico
Nello stato di salute della scuola valdostana incide profondamente il calo demografico che dal 2012 a oggi fa registrare numeri impietosi.
Si è passati dalle 1.177 nascite del 2012 alle 744 del 2021, con un picco nel 2014 dovuto al fatto che in quell’anno era chiuso il punto nascite di Ivrea.
Il calo demografico si ripercuote sulle iscrizioni nelle scuola, nel breve termine quelle dell’infanzia e primaria, ma nel medio termine andranno a incidere anche sulle scuole superiori.
Nell’anno scolastico 2014/2015 erano 3.530 i bimbi iscritti alla scuola dell’infanzia, 5.957 alla primaria, nel 2019/2020 si è scesi, rispettivamente, a 2.876 e 5.622.
Sono numeri importanti in funzione della ricerca e della programmazione, sia a livello del personale che degli edifici scolastici, come ha spiegato la Sovrintendente Marina Fey.
Esiti scolastici
A fronte di risultati sopra la media nelle prove Invalsi la scuola valdostana registra percentuali elevate di abbandono scolastico.
I risultati delle prove sono migliori rispetto alle altre regioni del Nord Ovest, con notevoli differenze tra i diversi percorsi di studio.
Escludendo l’anno scolastico 2019/2020 fortemente condizionato dalla pandemia, le non ammissioni alla classe successiva sono tornate ai valori degli anni precedenti, con un aumento nella scuola secondaria di secondo grado, soprattutto nel biennio (fino al 16,6%).
In generale, si legge nel documento di sintesi del Memento, le non ammissioni riguardano soprattutto il primo biennio, con notevoli differenze tra i diversi percorsi di studio.
Quasi un quarto degli studenti valdostani del secondo anno ha ripetuto almeno una classe.
Per quanto riguarda la dispersione scolastica, nel 2021 il 14% (17,1% maschi, 10,9% femmine) degli studenti valdostani ha interrotto prematuramente gli studi, a fronte della media italiana del 12,7%.
(e.d.)