Aosta: abbattuti 5 alberi al Quartiere Dora, il Comune: «Erano malati»
Gli aceri erano stati attaccati dal Verticillium, un fungo che provoca una fitopatia detta tracheoverticillosi
«Un intervento ha interessato questa mattina (15 novembre) la parte terminale di piazza Battaglione Cervino che si affaccia su via Berthet, nel Quartiere Dora (Aosta), con l’abbattimento di cinque esemplari di acero saccarino in classe D (l’ultima) nella scala di propensione al cedimento, e quindi a elevata pericolosità per l’incolumità pubblica». Lo comunica l’Amministrazione comunale del capoluogo.
In una nota si legge: «Purtroppo tutti gli alberi di questa zona sono stati attaccati da Verticillium, un fungo che provoca una fitopatia detta tracheoverticillosi nei confronti della quale la specie arborea in esame è particolarmente sensibile».
La situazione
La diagnosi, compiuta da un Ispettore fitosanitario dell’Assessorato regionale all’Agricoltura, è stata poi confermata anche tramite VTA da parte della professionista incaricata della direzione dell’esecuzione del contratto relativo alla manutenzione del verde pubblico comunale.
«Purtroppo – fanno sapere da piazza Chanoux -, per questo tipo di fungo non esiste un controllo chimico dell’infezione (l’unico intervento possibile è basato sull’eliminazione delle piante infette), ed è di importanza prioritaria che le spore non arrivino a contaminare anche le piante presenti nella parte principale della piazza che costituisce il “polmone verde” del Quartiere».
Il PNRR
In ogni caso, il Comune ricorda che «l’area interessata rientra tra quelle oggetto dei progetti finanziati dal PNRR, in particolare per la costruzione di un nido d’infanzia da 24 posti in luogo dell’edifico attualmente adibito a mensa scolastica. In vista della realizzazione della nuova struttura, saranno prese le opportune misure per realizzare la zona verde di pertinenza dell’asilo, mettendo a dimora nuove piante nuove piante resistenti a tale patogeno, dopo aver provveduto a bonificare la zona già occupata dagli aceri saccarini».
(re.aostanews.it)