Aosta Capitale della cultura: slitta la selezione delle 10 finaliste
Lo ha comunicato il Ministero della Cultura con un avviso pubblicato sul proprio sito istituzionale
«Si informa che con successiva comunicazione sarà indicato il nuovo termine temporale relativo all’esame delle candidature ammesse e alle successive fasi della procedura di selezione della Capitale italiana della cultura del 2025». Con questa nota, pubblicata sul sito istituzionale martedì 15 novembre, il Ministero della Cultura annuncia lo slittamento della selezione delle 10 finaliste nell’ambito di “Capitale della Cultura 2025”.
All’iniziativa, insieme ad altre 14 città italiane, ha aderito anche il Comune di Aosta, presentando il dossier “Aostæ Città Plurale”.
I progetti
I progetti presentati da tutte le città sono attualmente al vaglio di una commissione di sette esperti nella gestione dei beni culturali. La città vincitrice, grazie anche al contributo statale di un milione di euro, «potrà mettere in mostra, per il periodo di un anno, i propri caratteri originali e i fattori che ne determinano lo sviluppo culturale, inteso come motore di crescita dell’intera comunità».
La storia
Come riassunto sul sito del MIC, il titolo di Capitale Italiana della Cultura nasce «dalla vivace e partecipata competizione che culminò il 17 ottobre 2014 nella designazione di Matera Capitale Europea della Cultura 2019».
L’impegno, la creatività e la passione che avevano portato le sei finaliste «a costruire dei dossier di candidatura di elevata qualità progettuale convinsero il Governo a proclamare le altre cinque concorrenti, ossia Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna e Siena, Capitali Italiane della Cultura 2015 e a indire contestualmente una selezione per individuare, a partire dal 2016, la città meritevole di questo titolo».
La prima scelta fu Mantova, a cui seguirono Pistoia nel 2017, Palermo nel 2018 e Parma nel 2020, titolo prorogato anche nel 2021 a causa dell’emergenza pandemica. L’edizione del 2022 è andata a Procida, mentre nel 2023 sarà il turno di Bergamo e nel 2024 di Pesaro.
(f.d.)