Aosta: vandali in azione contro il Marché Vert Noël
Danneggiata un'installazione e imbrattato un muro appena riverniciato in via Forum. Il sindaco: «Abbiamo sporto denuncia contro ignoti, ma servono misure combinate»
Vandali in azione ad Aosta contro gli allestimenti del Marché Vert Noël.
A essere presi di mira, questa volta, la sfera luminosa installata in piazza Severino Caveri, ma anche i muri di un edificio di via Forum.
Vandali in azione
I vandali, ancora una volta, sono entrati in azione di notte e hanno danneggiato gravemente gli allestimenti, provocando un rallentamento alla preparazione della rassegna, che sarà inaugurata venerdì 18 novembre.
Il sindaco
È un po’ scoraggiato al riguardo il sindaco Gianni Nuti.
«Hanno vandalizzato una sfera luminosa e imbrattato un muro appena risistemato – evidenzia il primo cittadino -. Purtroppo siamo stati in cattività per lungo tempo e sembra che ora i giovani si stiano riprendendo la città».
L’analisi del sindaco va oltre.
«Questo rallenterà forse un po’ i preparativi, ma ci faremo ovviamente trovare pronti – spiega ancora Gianni Nuti -. Ci hanno anticipati. Per il Marché abbiamo previsto, con pesante dispendio di risorse, la sorveglianza 24 ore su 24, ma evidentemente non siamo arrivati in tempo».
Le soluzioni
La situazione sta diventando complicata, come testimoniano i recenti accadimenti, ma il sindaco di Aosta ha delle cartucce da sparare.
«Intanto abbiamo sporto denuncia contro ignoti – rivela il primo cittadino -, magari potremmo pensare a lavori di pubblica utilità per occupare loro il tempo» dice tra il serio e il faceto, per poi analizzare le cose più a fondo.
«Ci vogliono misure combinate tra monitoraggio e azioni attive per intercettare i responsabili e prevenire un po’ il fenomeno – continua Nuti -. Certo, rispetto ad altre città siamo in una condizione privilegiata, ma in proporzione sono fenomeni che vanno ridotti e limitati il più possibile».
Gli esempi
Gli esempi, in giro per l’Italia, ci sono.
«Ho delle idee a riguardo e le ho espresse in sede di Cosp – conclude Nuti -. Servirebbero interventi sistematici di educativa di strada. È una realtà che esiste in tante città e quartieri critici, peraltro con una tradizione di oltre 30 anni. È una cosa che può essere benissimo promossa anche da istituzioni come la Cittadella dei Giovani, che potrebbe uscire dai propri confini con competenze esperte. Penso, ad esempio, a quanto fatto dal Gruppo Abele e dai Maestri di strada di Napoli: le soluzioni ci sono bisogna pensarci».
(alessandro bianchet)