Volontariato, Anpas VdA contro il consigliere Manfrin: «uno schiaffo al nostro lavoro»
L'Anpas VdA replica al consigliere regionale che via social ha accompagnato un testo in cui parlava della sua interrogazione, con un video della trasmissione Report su truffe e attività illegali del cosiddetto 're delle ambulanze'. Lo stesso Manfrin precisa.
Volontariato, Anpas VdA contro il consigliere Manfrin: «uno schiaffo al nostro lavoro».
«I nostri volontari non percepiscono stipendi o altri emolumenti.
I nostri bilanci sono trasparenti e gli 8 autisti soccorritori con contratto Anpas sono assunti con regolare contratto a tempo indeterminato.
L’accostamento al ‘re delle ambulanze’, prendendo spunto da una puntata di Report e diffusa sul suo account social è oggettivamente troppo.
E’ uno schiaffo a tutti noi che contribuiamo a sostenere il sistema sanitario.
Siamo stanchi, amareggiati e arrabbiati per l’atteggiamento fazioso del consigliere della Lega Andrea Manfrin e del suo giochetto compulsivo e immotivato contro Anpas Valle d’Aosta».
Volontariato: l’interrogazione del consigliere Manfrin
Anpas Valle d’Aosta interviene all’indomani dell’interrogazione presentata dal consigliere Andrea Manfrin (primo firmatario) con Dennis Brunod, sugli effetti della riduzione dei servizi svolti dalle associazioni di volontariato a supporto dei trasporti sanitari.
Manfrin si è chiesto «dove finiscono gli 800 mila euro che l’azienda Usl dà ai volontari ogni anno; durante un’audizione della V Commissione infatti, «abbiamo scoperto che non sono state garantite ben 3 mila ore di servizio che avrebbero dovuto essere erogate dalle associazioni oggetto della convenzione.
E’ bene premettere che i volontari che svolgono servizio gratuitamente sono una categoria che non possiamo che ringraziare infinitamente per la disponibilità e la professionalità con la quale, sacrificando il proprio tempo libero, si spendono per gli altri.
Il problema nasce però quando arrivano i soldi, perché se è giusto fornire mezzi, divise, dispositivi, pasti e benzina a chi si spende gratis per gli altri, altrettanto non si può dire per chi invece viene pagato, con soldi pubblici, e non eroga i servizi che dovrebbe.
Quale parte degli 800.000 euro annui va per sostenere i volontari e quale, invece, viene spesa per dei volontari pagati, che evidentemente volontari non sono?
E ancora, perché la Regione utilizza le associazioni come agenzie interinali, per assumere dipendenti a basso costo, invece di fare procedure trasparenti e pubbliche inserendoli nel proprio organico?
Siamo proprio sicuri che sia giusto affidare dei servizi essenziali, come i trasporti sanitari, a queste modalità piene di incognite?»
Volontariato, il video di Report
Dopo queste considerazioni, il consigliere della Lega ha allegato sulla propria pagina FB il video dell’inchiesta di Report che mostra i presunti comportamenti illeciti di una società leader in Italia per i servizi con ambulanze, con appalti con le Usl in tutta Italia.
Volontariato: «Anpas stanca, amareggiata e arrabbiata»
Anpas Valle d’Aosta conta 600 volontari e 13 dipendenti, 8 dei quali sono autisti soccorritori con contratto Anpas a tempo indeterminato.
I nostri volontari non percepiscono stipendio (o altri emolumenti) per le ore che tolgono ai loro affetti, alle loro famiglie e anche in molti casi alle loro professioni.
Siamo stufi, stanchi, amareggiati e arrabbiati per l’atteggiamento fazioso del consigliere Manfrin, che non perde occasione per mettere ombre oscure sul nostro operato.
Anpas: «bilanci trasparenti, Manfrin venga a verificare»
I nostri bilanci sono trasparenti ed è per questo motivo che più volte, e da tempo, il consigliere regionale Manfrin è stato invitato a venire nella nostra sede per visionare tutta la nostra documentazione.
Ma arrivare al punto di accostarci al “re delle ambulanze” , prendendo una puntata di Report e diffondendola sul suo account social, questo è troppo.
Apparteniamo a un’associazione caratterizzata da una storia che risale al 1860, i nostri volontari sono donne, uomini e giovani che ogni giorno mettono da parte un pezzo della loro quotidianità per la comunità , per fare del bene, per aiutare.
Vorremmo tanto sapere se nella spocchia del suo sentenziare ogni attività svolta da Anpas esiste nel vocabolario del consigliere Manfrin la parola solidarietà .
Quell’accostamento via social fatto dal consigliere regionale Manfrin è uno schiaffo dato a tutti noi che contribuiamo a supportare il sistema sanitario.
Volontariato: le parole del presidente Anpas Valle d’Aosta
Sottolinea Massimo Pesenti, presidente Anpas Valle d’Aosta: «Non sono solito rispondere agli attacchi qualunquisti, ma dopo quel video diffuso via social è mio dovere farlo a tutela di tutti i volontari e dipendenti di Anpas Valle d’Aosta.
Io per primo come i volontari non percepisco soldi.
E associare Anpas VdA a un’associazione a delinquere è un gesto grave, ancora di più fatto da un consigliere regionale, che rappresenta i cittadini e che per essere seduto dov’è, percepisce uno stipendio ( soldi pubblici).
Percorriamo oltre 600 mila km , superiamo i 13 mila servizi effettuati tra soccorso, trasporto dializzati, servizi e trasporti sanitari e di emergenza. Oltre 172 mila le ore di turno che i nostri volontari fanno in un anno.
Inoltre vorremmo rassicurare il consigliere Manfrin che sulle attività non svolte , la nostra associazione non percepisce alcun pagamento e che i nostri volontari svolgono tutte le attività ( dal soccorso alla protezione civile, ai trasporti dei servizi secondari fino all’assistenza alle manifestazioni ) senza alcun pagamento .
I nostri volontari non percepiscono stipendio.
I nostri dipendenti, 8 dei quali assunti da Anpas come autisti soccorritori con contratto a tempo indeterminato e dopo aver effettuato una selezione, danno un supporto importante al servizio sanitario pubblico.
Speriamo che almeno questo sia chiaro al consigliere regionale della Lega Valle d’Aosta .
In tutto il periodo dell’emergenza sanitaria Covid, Anpas Valle d’Aosta con i suoi dipendenti e i suoi volontari era in prima linea per cercare di dare assistenza, aiuto e supporto.
Anpas: «offesi ma anche disgustati»
Sono i numeri che parlano. Senza contare tutte le “donazioni” fatte dalla e tramite la nostra associazione in supporto al sistema sanitario valdostano.
Ed essere accostati a un video di Report sul “re delle ambulanze”, in cui si parla di frodi e attività illegali, ci offende e ci disgusta profondamente.
Anpas Valle d’Aosta ha già preso contatti con i legali per tutelare l’integrità morale ed etica dei suoi volontari, dei dipendenti e l’immagine di Anpas.
La replica del consigliere Manfrin
«Trovo assolutamente fuori luogo – scrive Manfrin sul suo profilo Fb – che qualcuno definisca “attacchi” la mia richiesta di chiarezza da parte dell’assessore alla Sanità rispetto ai soldi spesi per il servizio di trasporto che è oggetto di convenzione regionale. L’Usl eroga alle associazioni di volontariato circa 800 mila euro l’ano e questi soldi devono servire per comprare le ambulanze, le divise, i Dpi e quant’altro debba servire per far svolgere in sicurezza il servizio ai tanti volontari».
Manfrin sottolinea che «una parte di quei soldi va a coprire gli stipendi di personale che opera per quelle stesse associazioni, uscendo così, evidentemente, dalla categoria del volontariato. I dati forniti dal dottor Montagnani in V commissione, però, ci dicono che negli ultimi 6 mesi sono saltate ben 3 mila di servizio, ore che devono essere garantite dalla convenzione».
«E’ evidente – prosegue Manfrin – che i volontari non c’entrano nulla. Altro discorso, invece, riguarda quelli che vengono pagati per fare questo tipo di “lavoro”. Per quale motivo l’Usl dovrebbe pagare lo stipendio a persone che dovrebbero garantire un servizio e non lo fanno? E soprattutto, con quale diritto si affida ad una associazione, piuttosto che ad un’altra, un trasporto che dovrebbe essere essenziale, e quindi garantito dall’amministrazione, e non basato sulla disponibilità di un volontario? Perché non si affida ad una gara la procedura di selezione? E come mai l’Usl ha coperto (così ha dichiarato l’assessore) le tremila ore di servizio con personale proprio? Allora il personale c’è e non viene utilizzato? O risulta più comodo sfruttare i volontari?».
(re.aostanews.it)