4 novembre, «Forze Armate al servizio della Repubblica e delle comunità»
In piazza Chanoux, le celebrazioni per la Giornata dell'Unità nazionale e delle Forze Armate. La Caserma Cesare Battisti aperta al pubblico fino alle 17.45
4 novembre, «Forze Armate al servizio delle Repubblica e delle comunità».
«Le Forze Armate sono al servizio della Repubblica».
Con queste parole la legge esprime nella forma più alta e profonda il loro legame con l’Italia e il suo popolo.
Le Forze Armate sono da sempre a servizio della comunità e nello stesso tempo ne sono diretta espressione.
Rappresentano fedeltà, difesa, obbedienza, rappresentano la comunanza di valori, l’unità di intenti, il rispetto, il coraggio e l’impegno».
Così il Comandante del Centro Addestramento Alpino, il generale di brigata Alessio Cavicchioli ha aperto nella tarda mattinata le celebrazioni per l’Unità nazionale e le Forze Armate, in piazza Chanoux.
«Con la giornata odierna celebriamo l’evento che maggiormente ci ha consentito di trasmettere alle nuove generazioni le radici dell’identità nazionale – spiega Cavicchioli.
L’Unità d’Italia è stata proclamata il 17 marzo 1861, ma è con il termine della Grande Guerra il 4 novembre 1918 e l’armistizio di Villa Giusti che la nostra identità si è concretamente forgiata.
Fu infatti durante quel dramma che per la prima volta tutta l’Italia si trovò unita attraverso i suoi soldati».
4 novembre, le parole del presidente del Consiglio comunale di Aosta
Luca Tonino, presidente del Consiglio comunale di Aosta, sottolinea e approfondisce ulteriormente il significato e l’importanza della data.
«Dopo un periodo di appannamento negli ultimi due decenni, la giornata è tornata ad essere festeggiata con manifestazioni e attenzione in un percorso compiuto all’inizio degli anni 2000 dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.
In tal senso citiamo la tumulazione avvenuta il 4 novembre 1921 del Milite Ignoto, che è cittadino onorario di tutti i comuni Valdostani».
Il passato però si intreccia inevitabilmente con le discussioni del presente e, riprendendo i concetti espressi anche dai messaggi del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del Ministro della Difesa Guido Crosetto, Tonino affronta la guerra in Ucraina citando l’articolo 11 della Costituzione.
4 novembre, Tonino: «non rinunciamo mai all’idea di pace»
«Oltre ai compiti di difesa del territorio nazionale le forze armate possono essere utilizzate in missioni solo per imporre la pace o tutelare il mantenimento di essa nel quadro internazionale di cui facciamo parte, cioè Nato e Unione Europea.
Ricordiamo oggi l’impegno al fianco dell’Ucraina e del suo popolo, impegno promosso da tutta la comunità internazionale».
«Non rinunciamo mai all’idea della pace, ma non scivoliamo su strumentali letture di una situazione molto complessa – punge Tonino – non è solo un dibattito su armi sì o armi no, è in discussione il principio di difesa della propria terra, non derogabile per nessuno».
4 novembre, Repubblica, comunità e Tricolore
L’ultimo atto della mattinata, di fronte agli occhi attenti delle autorità tra cui il Presidente della Regione Valle d’Aosta Erik Lavevaz e il sindaco della città di Aosta Gianni Nuti, riguarda l’ormai tradizionale consegna del Tricolore a un dirigente scolastico.
Quest’anno ad essere scelto è stato Francesco Lo Baido, dirigente scolastico dell’istituzione scolastica San Francesco di Aosta, accompagnato da due studenti.
«Il rischio è che queste date con il passare del tempo cadano nell’oblio e sarebbe un errore – conclude Tonino – conservare la memoria con iniziative nelle scuole, promuovendone il senso nelle nuove generazioni, è un obbligo che tutti dobbiamo assumerci.
Non solo per ricordare i giovani del secolo scorso, ma anche per sottolineare il ruolo attuale delle Forze Armate, diverso rispetto al passato, in evoluzione, al passo con i tempi».
Nella foto in alto, il dirigente dell’istituzione scolastica San Francesco Francesco LoBaido e due ‘suoi’ studenti con il Tricolore donato dal Centro Addestramento Alpino.
(luca mauro melloni)