Scuola, al via il progetto Classes de Sport: «Messe a sistema attività che non lo erano»
Firmato il protocollo a palazzo Regionale
Prende forma il progetto Classes de Sport, sulla base dell’esperienza delle Classes de Neige sperimentate in passato. Un’iniziativa che vuole coinvolgere gli studenti-atleti di tutte le discipline e che coinvolge famiglie, istituzioni scolastiche e mondo dello sport.
Il progetto Classes de Sport
Il protocollo d’intesa è stato firmato nella mattinata di venerdì 28 al quinto piano di palazzo Regionale. Sono previsti impegni specifici per le istituzioni scolastiche, le famiglie, lo studente e il mondo sportivo. L’obiettivo è favorire lo sviluppo di percorsi sportivi di alto livello, senza trascurare gli impegni scolastici.
Sono coinvolte sia le scuole medie che le superiori.
Marina Fey: «Messe a sistema attività che non lo erano, deroga al 75% delle presenze»
«Un lavoro interessante e innovativo – lo ha definito l’assessore regionale all’Istruzione Luciano Caveri -. Nel tempo è maturata la coscienza che non ci sono solo gli sport della neve a sfornare atleti di alto livello e che anche altre discipline hanno diritto di essere considerate».
La sovraintendente agli studi Marina Fey ha evidenziato un aspetto importante sull’obbligo scolastico. «Viene prevista una deroga alla regola del 75% delle presenze per avere la validità dell’anno scolastico – ha detto -. È un patto tra famiglia, studenti e scuola. L’obiettivo era di mettere a sistema attività che non lo erano».
«La Valle d’Aosta è fucina di atleti in tante discipline – ha aggiunto l’assessore Regionale allo Sport Jean-Pierre Guichardaz -. I ragazzi poi potranno diventare testimonial della regione».
Jean Dondeynaz: «Finita l’epoca in cui i comparti non si parlano»
Per Jean Dondeynaz, presidente del Coni VDA, è «un passo concreto verso un dialogo in nome dello sport. È finita l’epoca in cui i comparti non si parlano. Lo sport non chiede vantaggi, ma di essere messo in condizione di portare avanti le proprie attività, senza trascurare la scuola».
Presente anche il Comitato Paralimpico. «Diamo importanza all’aspetto ludico-motorio, se poi nasce anche l’atleta è un discorso che va da sé – ha spiegato Michele Tropiano -. La fase iniziale di integrazione e di educazione per noi è fondamentale».
Chiusura affidata a Marco Mosso. «Il mondo degli sport invernali è toccato da quello scolastico – ha affermato il presidente dell’Asiva -. Tutti i nostri sportivi hanno manifestato l’interesse sia di competere che di portare avanti il percorso scolastico. È importante che le sport si prenda delle responsabilità, capendo quanto è importante comunque venire incontro anche alle esigenze scolastiche».
(t.p.)