Testamenti biologici: in Valle d’Aosta depositate 464 DAT
Sono 15 i comuni coinvolti, tra cui spiccano Aosta (226), Quart (43) e Sarre (35)
Sono 464 le Disposizioni anticipate di trattamento (DAT, anche detti “testamenti biologici”) depositate in Valle d’Aosta; 15 i Comuni coinvolti, tra i quali spiccano Aosta (226), Quart (43) e Sarre (35).
E’ quanto emerge dall’elaborazione dell’associazione Luca Coscioni che, insieme a decine di volontari e volontarie e con l’aiuto delle Cellule locali, ha promosso un accesso agli atti generalizzato per richiedere a 4.362 Comuni italiani (il 55% del totale) quante DAT sono state ricevute dai Comuni e quante di queste sono state trasferite alla Banca dati nazionale (il 88,14% nella regione alpina).
I dati
Negli oltre 3 mila Comuni che hanno risposto, risultano essere state depositate 151.297 DAT (l’indagine non tiene conto di quelle depositate dai notai e presso le strutture sanitarie). Sulla base dei dati raccolti dall’associazione Luca Coscioni, SWG ha selezionato 2.550 Comuni tra quelli che hanno risposto, effettuando una proiezione statistica che vedrebbe la presenza di 223.290 DAT nei Comuni italiani.
Il commento
«A livello istituzionale non è mai stata condotta alcuna campagna informativa sul tema e anche in questo caso, come già accade in tema di suicidio assistito, tocca a una piccola associazione sostituirsi allo Stato nel garantire alla popolazione diritti civili fondamentali – affermano Filomena Gallo e Marco Cappato, segretario nazionale e tesoriere dell’associazione -. Particolarmente gravi i dati che abbiamo ottenuto circa il mancato inserimento delle DAT nella Banca dati nazionale. A più di una persona su 10 tra quelle che hanno depositato le DAT, senza questo inserimento non è garantito il rapido rispetto delle proprie volontà, con picchi negativi del 40% di mancati inserimenti in alcune Regioni. Un malfunzionamento dovuto alla mancata formazione del personale da parte dei Ministeri competenti».
Per questo l’associazione Luca Coscioni ha dato vita al Numero Bianco sul Fine Vita (06 9931 3409), con cui quotidianamente e grazie all’aiuto di volontari adeguatamente formati risponde alle chiamate della cittadinanza che ricerca informazioni su DAT, cure palliative e suicidio medicalmente assistito in Italia.
(f.d.)