Tragedia sul Rutor: definitiva la condanna per il pilota francese
La Corte di Cassazione ha infatti respinto il ricorso presentato dai difensori di Philippe Michel (67 anni)
E’ definitiva la condanna a 4 anni e 6 mesi per Philippe Michel, il 67enne francese finito a processo per la tragedia aerea del Rutor in cui, il 25 gennaio 2019, persero la vita sette persone. La Corte di Cassazione ha infatti respinto il ricorso presentato dai difensori del pilota francese, gli avvocati Jacques Fosson e Giulia Schiaffino.
La sentenza, depositata mercoledì 19 ottobre, di fatto conferma quanto stabilito dalla Corte d’appello di Torino. Verdetto, quello di secondo grado, che era stato impugnato dalla difesa, che aveva presentato un ricorso articolando otto motivi.
Il verdetto
Nelle venti pagine di sentenza, i giudici della Cassazione respingono tutti i punti, evidenziando «un’equilibrata e non illogica valutazione» operata nei precedenti gradi di giudizio «in ordine alla esaustività e alla completezza del materiale istruttorio acquisito».
Nell’aprile 2021, la Corte d’appello di Torino aveva condannato Michel a 4 anni e 6 mesi di reclusione; accusato di disastro aereo colposo e omicidio colposo plurimo, in primo grado era stato condannato a 6 anni e 8 mesi con rito abbreviato.
La vicenda
Secondo la tesi dell’accusa, Michel (che non si trovava alla guida dell’aereo da turismo che si era scontrato con un elicottero dell’eliski) avrebbe tenuto una condotta negligente e imprudente sorvolando «quale comandante e istruttore di volo» la zona del ghiacciaio del Rutor senza prestare attenzione alla presenza di altri velivoli nella medesima area e senza comunicare la sua presenza alle autorità italiane.
Nello schianto persero la vita sette persone, tra cui i due allievi che volavano con l’imputato e cinque persone che si trovavano sull’elicottero; gli unici superstiti furono Michel e Martin Werner, che si trovava sull’elicottero.
(f.d.)