Gignod: Maison Caravex diventerà un deposito per le opere d’arte della Soprintendenza regionale
La Giunta regionale ha approvato lo studio di fattibilità tecnico-economica per gli interventi di completamento dell’immobile
Una parte di Maison Caravex, a Gignod, diventerà un deposito per la Soprintendenza regionale ai Beni e alle Attività culturali. Lo rendono noto gli Assessorati delle Finanze, Innovazione, Opere pubbliche e del Territorio e dei Beni culturali, Turismo, Sport e Commercio.
La Giunta regionale, infatti, ha approvato lo studio di fattibilità tecnico-economica per gli interventi di completamento dell’immobile.
Il commento
«Riavviamo un iter interrotto nel 2007, da quasi 15 anni – evidenzia l’assessore Carlo Marzi -, per completare i lavori e rendere finalmente fruibile l’edificio. Con i passaggi successivi sarà possibile stralciare anche questo immobile dall’elenco delle opere incompiute, come già accaduto con la riattivazione delle opere dell’Aerostazione dell’Aeroporto Corrado Gex, in modo che la nostra regione non compaia più nell’elenco-anagrafe delle opere incompiute tenuto dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili«.
Secondo l’assessore Jean-Pierre Guichardaz, «la definitiva destinazione di Maison Caravex consentirà di dare una risposta alla sempre più pressante esigenza della Soprintendenza ai beni e alle attività culturali della Regione di trovare spazi per il deposito e lo studio delle numerose opere d’arte possedute».
Il progetto
Il progetto di fattibilità tecnica ed economica per il completamento dei lavori nella struttura di nuova realizzazione inserita nell’area Maison Caravex, da adibire a deposito per le opere della soprintendenza regionale, prevede un importo dei lavori stimato in circa 4,3 milioni di euro.
Con successiva deliberazione della Giunta regionale saranno definite le procedure per la stesura del nuovo accordo di programma da sottoscrivere tra la Regione e il comune di Gignod.
(f.d.)