Confindustria VdA: peggiorano occupazione e produzione nel 4° trimestre 2022
E' quanto emerge dall'indagine previsionale del 4° trimestre 2022
Un peggioramento per occupazione, produzione, ordinativi ed export, mentre rimangono stabili i dati relativi al carnet ordini, al ricorso alla Cassa integrazione guadagni e agli investimenti. E’ quanto emerge dall’indagine previsionale del 4° trimestre 2022 di Confindustria Valle d’Aosta. A incidere sulla rilevazione sono principalmente «le conseguenze del conflitto in corso (tra Russia e Ucraina ndr) sommati all’escalation dell’inflazione e dei prezzi di materie prime ed energia».
Il commento
Secondo il presidente di Confindustria VdA Francesco Turcato, «complice il moltiplicarsi delle incognite, escalation dei prezzi di elettricità e gas, carenza di materie prime e al relativo aumento del loro costo, inflazione che colpisce praticamente tutti i beni di consumo era solo questione di tempo perché essi si riflettessero sulle nostre imprese associate che fino ad ora avevano saputo ben reagire al contesto assorbendo i rincari vertiginosi di energia e materie prime. Gli imprenditori ci dicono che i prossimi mesi non saranno certo facili e che i fattori d’incertezza andranno in qualche modo controllati altrimenti i rischi saranno seri».
Ma passiamo ai dati.
I dati
L’indagine rileva un «netto peggioramento» del dato sull’occupazione che passa da +39,02% del trimestre precedente a un +2,17% dell’attuale.
Sostanzialmente stabile il dato relativo al ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni che si attesta su di un +2,86%. Peggiora significativamente il dato relativo alla produzione che si attesta per il terzo trimestre 2022 su di un +11,36%.
In calo, pur restando in terreno positivo, anche il dato sugli ordinativi che passa da +36,59% della precedente rilevazione ad un +9,30%.In peggioramento anche il dato sull’export che passa da un +30,43% del trimestre precedente ad un +8,00% dell’attuale.
Varia, ma non di molto, la composizione del carnet ordini, in particolare aumentano notevolmente le aziende con ordini per meno di un mese che passano da un +9,09% del trimestre precedente ad un +34,29% dell’attuale. Diminuiscono invece quelle con visibilità 1-3 mesi (da +51,52% a 28,57%). Diminuiscono leggermente quelle con visibilità oltre i tre mesi (da 39,39% a 37,14%).
Sostanzialmente stabile il dato sugli investimenti: quello per ampliamenti si attesta su di un +38,24%, quello per sostituzioni su di un +29,41%. In leggera diminuzione rispetto allo scorso trimestre la percentuale degli imprenditori che non prevede di fare nessun investimento che si attesta su di un +32%.
In lieve calo il tasso di utilizzo impianti che si attesta su di un +67,90%.
Tempi di pagamento
La media complessiva dei tempi di pagamento è di 65 giorni (dato in leggero aumento rispetto alla precedente rilevazione) e di 60 giorni per la Pubblica Amministrazione. Aumenta il numero di imprese che segnalano ritardi negli incassi passando da un +30,95% del trimestre precedente ad un +52,17% dell’attuale.
(f.d.)