Ausl VdA: nuovi primari per Urologia e Pediatria-Neonatologia
Si tratta rispettivamente del dottor Emanuele Castelli e del dottor Paolo Serravalle
Il dottor Emanuele Castelli e il dottor Paolo Serravalle sono rispettivamente i nuovi direttori della Struttura complessa di Urologia e della Struttura complessa di Pediatria e Neonatologia.
«Avere due professionisti come loro a capo dei reparti è un grande aiuto, soprattutto in un periodo in cui la situazione è perennemente critica – commenta l’assessore alla Sanità, Roberto Barmasse -. Entrambi hanno dimostrato grande senso di responsabilità e in questo momento sarà un grande impegno per loro gestire dei reparti così importanti. Essere primario significa assumersi delle responsabilità e affrontare le diverse criticità». La principale sfida, infatti, attualmente è «mantenere e, dove possibile, migliorare i livelli del servizio», riassumono il direttore generale dell’Ausl VdA Massimo Uberti e il direttore sanitario Guido Giardini.
Chi sono
Castelli è una new entry in Valle d’Aosta. Ha 49 anni e si è laureato a Torino, dove poi ha prestato servizio al Giovanni Bosco. «Lì mi sono formato sulla chirurgia e, poi, su quella robotica – spiega il nuovo direttore di Urologia -. L’équipe che ho trovato qui in Valle è consolidata e insieme vogliamo rilanciare l’attività chirurgica, da tempo in difficoltà a causa della carenza di personale. Tra i miei obiettivi c’è quello di formare un’équipe chirurgica “interscambiabile”, così che non si vada in sofferenza se manca una persona».
Il dottore annuncia anche che «stiamo pensando di puntare anche sulla chirurgia laser per fare un salto di qualità, anche se devo ammettere che l’ospedale di aosta è di alto livello dal punto di vista tecnologico».
Serravalle, invece, dopo un periodo al Gaslini di Genova, lavora in Valle d’Aosta dal 2003. Spiega: «La principale sfida per noi è mantenere i livelli raggiunti negli anni scorsi, specialmente a livello di neonatologia. Ad esempio, stiamo lavorando per confermare il certificato di Ospedale amico del bambino».
Il nuovo primario, poi, precisa che «a inizio luglio abbiamo avuto una situazione di carenza di personale infermieristico e ostetrico che non ci consentiva di coprire tutti i turni. Per questo motivo, l’unica soluzione era organizzare un piccolo reparto di neonatologia all’interno di pediatria, così da poter gestire il turno con tre infermieri, lasciandone uno al nido al posto delle ostetriche. Non è vero quindi che è stata chiusa, il servizio c’è sempre stato. E adesso l’Ausl sta continuando a lavorare per reperire personale, anche se sappiamo che non è semplice».
Sempre in conferenza stampa, il dottor Giardini ha anche annunciato che all’ospedale Beauregard di Aosta «siamo riusciti a ripristinare la Patologia neonatale».
(f.d.)