Bando borghi, critiche da Roisan e Gignod: «Pronta l’istanza di riesame al Ministero»
Per i due comuni della Grand Combin, «il bando era rivolto ai comuni con meno di 5 mila abitanti, ma non teneva conto dei flussi turistici. Se, come detto più volte dalla politica, l'intenzione era aiutare i comuni più disagiati, non si può non tenere conto di questi aspetti»
«Non faremo ricorso al Tribunale amministrativo regionale, ma sicuramente presenteremo un’istanza di riesame al Ministero». Così il sindaco di Roisan, Gabriel Diemoz, in riferimento al Bando borghi (linea B) andato a Courmayeur. L’Amministrazione del comune della Grand Combin, che insieme a Gignod aveva presentato un progetto classificatosi terzo, aveva affidato a un legale – l’avvocato Luciano Salomoni (Studio legale associato Cocco-Salomoni-Santoro) – l’incarico per procedere con un accesso agli atti.
L’accesso agli atti
L’intenzione era quella di «visionare i documenti con cui la Commissione di valutazione ha espresso la propria valutazione sulle proposte presentate e conoscere le ragioni dei punteggi attribuiti».
L’esito dell’attività dell’avvocato è stato depositato in Comune da qualche giorno. «I punteggi sono stati assegnati rispettando l’avviso pubblico, quindi non abbiamo nulla da contestare in questo senso – afferma Diemoz -. Per questo motivo non faremo ricorso, però riteniamo necessario presentare alcune osservazioni al Ministero al fine di stimolarlo a modificare alcune dinamiche. Ad esempio, il bando era rivolto ai comuni con meno di 5 mila abitanti, ma non teneva conto dei flussi turistici. Non abbiamo nulla contro Courmayeur, che ha presentato un bel progetto, però parliamo di un comune in cui nel periodo turistico si arriva ad avere 30 mila persone sul territorio. Se, come detto più volte dalla politica, l’intenzione del bando era aiutare i comuni più disagiati non si può non tenere conto di questi aspetti».
In ogni caso, secondo il primo cittadino di Roisan (ente capofila del progetto presentato con Gignod) «l’accesso agli atti è stato molto utile, perché ci ha permesso di capire dove possiamo migliorare e soprattutto in quali punti possiamo essere più espliciti e chiari per ottenere un punteggio migliore».
Il progetto
E’ intenzione dei due comuni della Grand Combin, infatti, «portare comunque avanti il nostro progetto, che prevede la valorizzazione dei territorio di Gignod e Roisan e, tra le altre cose, la ricostruzione del Ponte di Calvino – prosegue Diemoz -. In ogni caso, la parte che più ci interessava di questo Bando era il finanziamento alle imprese. Per noi si tratta di un aspetto molto importante, perché è necessario stimolare l’imprenditoria in un territorio in cui le attività sono poche. Speriamo che vi siano altre occasioni come questa in futuro, anche perché adesso siamo sicuramente più preparati».
Già in occasione del Bando borghi (linea B), i due comuni avevano elaborato autonomamente il progetto ritenuto dal ministero idoneo ma non finanziato.
La notizia è stata pubblicata su Gazzetta Matin il 26 settembre.
(f.d.)