Inchiesta sull’appalto pulizie all’ospedale Parini: chiesta l’archiviazione
Dalle indagini dei carabinieri non sono emerse condotte penalmente rilevanti
La Procura della Repubblica di Aosta ha chiesto l’archiviazione dell’inchiesta relativa all’assegnazione, da parte dell’Ausl VdA, del servizio di pulizie all’ospedale Parini. Ipotizzando una presunta turbativa d’asta nell’ambito dell’appalto da 3 milioni di euro, il pm Luca Ceccanti aveva iscritto quattro persone nel registro degli indagati; tra loro, anche l’ex direttore generale dell’Ausl VdA (in carica tra il 2013 e il 2015) Lorenzo Ardissone.
Dalle investigazioni dei carabinieri e dalla documentazione raccolta, però, non sono emersi elementi in grado di supportare la tesi degli investigatori secondo cui Ardissone (consulente della CMService) e altri tre dirigenti della società avessero fatto pressioni su un dipendente dell’Ausl. Nessun reato, dunque.
La vicenda
Ma riavvolgiamo il nastro per ricostruire la complessa vicenda relativa all’appalto. All’esito di una gara, l’appalto era stato affidato alla CM Service; la seconda arrivata, però, aveva fatto ricorso alla giustizia amministrativa, con il Consiglio di Stato che aveva sospeso l’aggiudicazione.
Non potendo fare a meno del servizio, l’Ausl era corsa ai riparti rivolgendosi a un’azienda che era nella graduatoria Consip.
Le indagini
E proprio in questo contesto, secondo l’iniziale ricostruzione della Procura, sarebbero maturate le pressioni.
Nell’ambito dell’inchiesta, nel dicembre scorso l’abitazione di Ardissone era stata perquisita dai carabinieri. All’epoca, l’avvocato Luca Olivetti (difensore dell’ex dg dell’Ausl) aveva commentato: «Si tratta di una vicenda priva di qualsiasi buon senso giuridico, ha un qualcosa di surreale. Parliamo di un appalto che era già stato assegnato alla CM Service. Poi ci sono stati ricorsi e controricorsi al Tar. Ardissone si è limitato a fare una telefonata per chiedere quale fosse la posizione dell’azienda di cui è consulente. Nessuna pressione».
(f.d.)