Arena di Verona: Neja veste il Cigno nero di Fabio Porliod per il concerto su Rai Uno
La cantante è salita sul palco e ha entusiasmato il pubblico con "Restless", il brano che ha venduto più di 4 milioni di dischi
La cantante Neja in concerto con in dosso Il cigno nero dello stilista valdostano Fabio Porliod.
Neja con l’abito realizzato da Fabio Porliod
L’occasione, ieri sera, primo ottobre, era la terza ed ultima puntata di Arena Suzuki 60/70/80/90, andata appunto in onda sulla rete ammiraglia della Rai.
Il programma è stato condotto da Amadeus .
Neja è salita sul palco con la sua “Restless” (più di 4 milioni di dischi venduti).
“Sono stato contattato da Neja qualche mese fa tramite un’amica in comune e ci siamo incontrati nel mio nuovo atelier per conoscerci e capire che look adottare per questo evento molto importante – racconta lo stilista valdostano -. Dopo aver provato diversi abiti, la cantante è rimasta molto colpita dalla mia creazione di punta “il cigno nero”: abito nero realizzato con più di 100 metri di tulle per la gonna, corpetto con strisce di ecopelle e spalline di capelli veri. Un abito di haute couture che ho presentato per l’apertura della fashion week di Parigi qualche anno fa”
“Questo è l’abito che mi ha fatto conoscere un po’ in giro per il mondo e che ad oggi non era ancora stato indossato per un evento così importante ma soltanto per sfilate e shooting fotografici – ammette Porliod -. Ho pensato che questa fosse l’occasione giusta per mostrarlo al grande pubblico. Non potevo essere più felice che ad indossarlo fosse Neja perché è una cantante che seguo da quando avevo 15 anni e lei si esibiva sul palco del Festivalbar”.
Il futuro a braccetto con Neja
Neja con Fabio Porliod
Dopo questa prima collaborazione a Porliod è stato chiesto di essere lui ad occuparsi dei look della cantante per i suoi prossimi impegni, dalle ospitate in tv, ai concerti e agli shooting fotografici.
“Con Neja mi sono trovato molto bene da subito, è una persona davvero umile e dolce e sarà un piacere per me intraprendere questo percorso lavorativo con lei”, conclude fabio Porliod.
(re.aostanews.it)