Porta non regolamentare: P.D.H.A.E.-Casale non si gioca, agli orangerossoblu la sconfitta a tavolino
Gli ospiti hanno chiesto la verifica delle dimensioni della porta, risultata più bassa di quanto prevede la normativa
Un pasticcio che costerà la sconfitta a tavolino. È quanto accaduto al Brunod di Châtillon, dove si sarebbe dovuta disputare la partita di serie D P.D.H.A.E.-Casale.
Si sarebbe, appunto. Perché poco prima del via i piemontesi hanno chiesto la misurazione delle dimensioni delle porte. Una delle due è risultata, in altezza, più bassa di quanto previsto dal regolamento (2.44 metri). La gara non si è disputata e il giudice sportivo infliggerà ai valligiani la sconfitta a tavolino.
Porta non regolamentare, P.D.H.A.E. verso la sconfitta a tavolino
L’irregolarità è emersa durante il riscaldamento. Il Casale, infatti, ha chiesto di far misurare le porte e una delle due, quella dalla parte opposta rispetta al palazzetto dello sport, è risultata più bassa rispetto alle disposizioni regolamentari. Non è stato rispettato neanche il margine di tolleranza di 2 cm previsto dalla normativa.
Non solo. Sul terreno di gioco erano presenti – ed evidenti – linee tracciate per un torneo dei dipendenti Msc Crociere disputato nel fine settimana (kermesse che non è stata organizzata dal P.D.H.A.E.), oltre a quelle regolamentari.
La società di casa ha avuto quindi a disposizione 45 minuti per rimediare. Alla nuova misurazione, nulla era cambiato. Il direttore di gara, il signor Nicolò Rodigari di Bergamo, ha mandato tutti a casa.
Il giudice sportivo infliggerà quindi la sconfitta a tavolino al Pont Donnaz Hône Arnad Evançon. L’ufficialità arriverà con il prossimo comunicato ufficiale.
Luca Padovano: «Il 7 settembre il campo è stato omologato»
Il direttore sportivo orangerossoblu Luca Padovano allarga le braccia. «Il 7 settembre il campo è stato omologato dalla federazione – dice -. Al centro di una delle due porte c’è una gobba che alza il livello del terreno e la misura non è risultata quella prevista».
Per Padovano non è a rischio il proseguo del campionato a Châtillon, almeno fino a quando il Milliery di Montjovet non tornerà disponibile. «Credo si possa risolvere il problema – prosegue -. Noi faremo la nostra parte per poter essere in regola, non chiederemo danni ai gestori».
Poi conclude: «In undici anni non ho mai misurato una porta. È una macchia che non mi era mai capitata».
Luigi Girola: «Siamo dispiaciuti, provvederemo a risolvere il problema»
Il campo di Châtillon non è in gestione al P.D.H.A.E.: l’impianto tornerà nella disponibilità comunale dal 1° ottobre. Attualmente a gestirlo sono le società Numero 12 e Revosport, che nel 2019 hanno ricevuto la struttura in subappalto dalla Tnt Sport, che ha in gestione anche il palazzetto adiacente.
«Siamo dispiaciuti come comune, sicuramente provvederemo a risolvere il problema anche se fino al 1° ottobre c’è una società che ce l’ha in gestione – interviene l’assessore comunale allo sport Luigi Girola -. D’intesa con la società ci faremo comunque carico di trovare una soluzione. Dispiace che il campo, che ora è tornato a ospitare le partite di P.D.H.A.E. e del settore giovanile del Saint-Vincent Châtillon abbia avuto questo intoppo».
Il Pont Donnaz Hône Arnad Evançon tornerà a giocare al Brunod il 2 ottobre contro il Ligorna. Domenica 25, invece, a Châtillon è in programma il derby Under 14 provinciale tra St-Vincent Châtillon e Valdigne.
(Thomas Piccot)