Quadro di Ligabue rubato nel 1991: battaglia legale sulla proprietà
L’ultimo collezionista a aver posseduto la tela si è opposto alla restituzione del dipinto alla donna che ne aveva denunciato il furto
Si preannuncia una vera e propria battaglia legale sulla proprietà del quadro “Autoritratto con spaventapasseri” di Antonio Ligabue. L’opera si trova al centro di un’inchiesta della Procura della Repubblica di Aosta in quanto rubato da una villa emiliana nel 1991.
Nell’ambito delle indagini (vi sono due indagati per ricettazione), il pm Giovanni Roteglia ha disposto la restituzione del quadro alla donna che ne aveva denunciato il furto 31 anni fa.
L’opposizione
Ma l’ultimo collezionista ad averlo posseduto (che non è indagato) si è opposto alla restituzione del dipinto. La sua tesi, a quanto si è appreso, è che il quadro sequestrato dai carabinieri mentre era esposto al Forte di Bard non sia lo stesso rubato nel 1991. Le dimensioni sarebbero diverse e, soprattutto, sul quadro sequestrato non sarebbe mai stata presente la libellula che, nella tesi degli inquirenti (rafforzata da una perizia svolta dalla Pinacoteca di Brera), sarebbe invece stata asportata dopo il furto per rimettere il dipinto sul mercato.
Insomma, tutti concordano solamente sul fatto che il quadro sequestrato sia originale.
La parola al gip
Sulla questione, comunque, dovrà esprimersi nelle prossime settimane il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Aosta.
Nel frattempo, dopo aver interrogato i due indagati (che respingono l’accusa di non aver fatto i dovuti controlli sulla provenienza del dipinto), la Procura di Aosta si appresta a chiudere le indagini.
(f.d.)