Bando borghi: nessun reato nella procedura di assegnazione a Fontainemore
La Regione aveva annullato in autotutela la delibera, dando i 20 milioni di euro del Pnrr ad Arvier (secondo in graduatoria)
Nessun reato è stato commesso nella procedura che aveva portato all’assegnazione dei 20 milioni di euro – soldi del Pnrr – assegnati dalla Regione a Fontainemore nell’ambito del Bando borghi.
Questa la conclusione a cui è arrivata la Procura della Repubblica di Aosta che, nel marzo scorso, aveva aperto un fascicolo Modello 45 (senza indagati e ipotesi di reato) per verificare la presenza di eventuali irregolarità.
La vicenda
Tra polemiche e ricorsi, comunque, alla fine i soldi sono andati al comune di Arvier. A far esplodere il caso era stato il fatto che alcuni amministratori comunali di Fontainemore avrebbero avuto interessi diretti su qualche immobile coinvolto nell’iniziativa di riqualificazione del borgo; nessuno però si era astenuto al momento di votare la delibera relativa al progetto.
Quando la Regione aveva annullato in autotutela l’assegnazione al comune della valle del Lys, l’Amministrazione guidata dalla sindaca Speranza Girod – certa di aver operato «alla luce del sole e in modo trasparente» – aveva deciso di chiedere un parere legale all’avvocato Roberto Cavallo Perin. «La risposta del legale ci ha confortati – aveva spiegato la prima cittadina -, perché ha confermato la correttezza del nostro operato».
Ora anche gli uffici inquirenti di via Ollietti hanno accertato che nella procedura non sono stati commessi reati.
(f.d.)