Green pass a falsi positivi, “sospeso” per 6 mesi il medico indagato
Il gip del Tribunale di Aosta ha disposto la misura cautelare nei confronti del professionista
Interdizione dall’esercizio della professione medica per 6 mesi. E’ la misura cautelare disposta dal gip del Tribunale di Aosta nei confronti di Silvio Boggio (68 anni), medico di assistenza primaria che, secondo la Procura della Repubblica di Aosta, avrebbe certificato false positività al Covid in modo da far ottenere ad alcuni pazienti il Green pass rafforzato da guarigione.
Al centro dell’inchiesta condotta dalla polizia di Stato ci sono quattro episodi, tutti risalenti ai primi mesi di quest’anno.
La vicenda
Assistito dall’avvocato Marco Bich, Boggio nel luglio scorso si era avvalso della facoltà di non rispondere.
Il giorno prima, però, contattato da Gazzetta Matin, il medico aveva respinto le accuse affermando che «ho sempre lavorato correttamente e non è mai successo che io abbia attestato un tampone senza eseguirlo. Io non credo di aver sbagliato nulla».
Oltre a Boggio, nell’inchiesta risultano indagate altre 5 persone; a quanto si è appreso, si tratta dei pazienti (tutti residenti fuori Valle) che, secondo gli inquirenti, avrebbero ottenuto “ingiustamente” il certificato verde.
(f.d.)