Caro bollette, ministro Garavaglia: «Nei decreti cercherò di fare inserire impianti a fune tra imprese energivore»
Garavaglia è favorevole al nucleare e all'idrogeno per i trasporti, ferrovia in testa
Caro gas ed elettricità, ministro Garavaglia: «Nei decreti per calmierare prezzi cercherò di fare inserire impianti a fune». Lo ha detto il ministro del Turismo Massimo Garavaglia a Nus dove, a Maison Rosset, ha incontrato gli operatori di categoria valdostana, rispondendo al grido di allarme di albergatori, ristoratori, commercianti, imprese e gestori di impianti a fune. Il ministro della Lega è stato affiancato dalle candidate della lista Centrodestra unito Emily Rini e Nicoletta Spelgatti.
Energia
«Il tema dell’energia è complesso. Nell’immediato il governo, che ha tutti i poteri per intervenire, è al lavoro su due decreti legge per sostenere le imprese energivore e gasivore. Mi impegno a segnalare al ministero della Transizione ecologica l’istanza delle società degli impianti a fune affinché vengano inserite tra le imprese energivore».
La richiesta è arrivata da Ferruccio Fournier, presidente dell’Associazione valdostana impianti a fune (Avif), che ha spiegato come queste società abbiano dei picchi di consumo di energia elettrica a livello stagionale, in particolare d’inverno, per l’innevamento artificiale. «Dopo la Cogne, siamo il settore a consumare maggiormente energia ma è considerato energivoro temporaneo e quindi non rientra nelle categorie previste dal governo» ha spiegato.
Ha proseguito Garavaglia: «I decreti non risolveranno il problema ma lo tamponano». E’ certo che l’Europa deciderà di mettere un tetto al prezzo del gas e che si arriverà a un disaccoppiamento tra il prezzo del gas e quello dell’energia elettrica. Ha aggiunto: «Per il futuro dovremo rivedere l’intera politica energetica nazionale. Ritengo sia demenziale non ci sia il nucleare. Fattore che è svantaggio dell’Italia. Intanto costruiamo rigassificatori».
Per concludere: «Sono convinto che l’emergenza rientrerà in tempi ragionevolmente brevi e il picco è destinato a ridursi ma i prezzi non ritorneranno quelli di prima perché, oltre alla guerra, c’è un fenomeno molto più ampio che è la decarbonizzazione della Cina. Se metanizza una città da 20 milioni di abitanti a settimana è evidente che il prezzo del gas era ed è destinato a salire».
Stagione invernale
Riguardo alla gestione della pandemia da Covid-19 nel mondo dello sci il Garavaglia, esprime tranquillità: «Abbiamo visto l’anno scorso come tutto è tranquillamente gestibile senza particolare problemi. In più parlando con miei colleghi ministri di mezza Europa, in nessun paese c’è più intenzione di fare restrizioni, per cui si va verso un inverno sereno almeno sotto questo aspetto».
Lavoro
Rispondendo agli operatori del settore del turismo e della ristorazione che hanno manifestato preoccupazione «per la mancanza di manodopera» legandola al reddito di cittadinanza ha scandito: «Ha inceppato, insieme al Naspi, il mercato del lavoro. Motivi politici hanno impedito di metterci mano. Io avevo proposto la cumulabilità del 50% di reddito al 50% di lavoro ma la risposta è stata no. Il nuovo governo sicuramente lo rivedrà».
Garavaglia strizza l’occhio alll’idrogeno e invita «la Valle d’Aosta a fare un pensierino sul treno a idrogeno nella tratta Torino-Pré-Saint-Didier. Consente di fare un salto: invece di passare dal gasolio all’elettrificazione e poi all’idrogeno, si salta direttamente dal gasolio all’idrogeno. E’ un’innovazione». Si dice d’accordo «sull’uscita morbida dal bonus 110% «che è tutto sbagliato ed è tutto da rifare» e rivendica la centralità del turismo.
(danila chenal)