I birrifici artigianali valdostani fanno squadra: nasce Abav
Il presidente Antonio Pistilli: «Combattiamo la concorrenza sleale»; a settembre il primo evento
Fare massa critica, riconoscere i prodotti valdostani con un apposito logo, dare ulteriore linfa a una cultura in grande ascesa, creare eventi, corsi e sinergie e, non da ultimo, combattere la concorrenza sleale di marchi rossoneri solo nel nome. Ci sono tutte queste motivazioni dietro la nascita di Abav, l’Associazione Birrifici Artigianali Valdostani, che ha riunito sotto un unico simbolo cinque delle sei realtà valdostane.
La notizia è stata anticipata lunedì 22 agosto su Gazzetta Matin.
Al timone c’è il presidente Antonio Pistilli del Birrificio ’63 di Aosta, coadiuvato dal vice Enrico Serafini del Birrificio Courmayeur Mont Blanc, in un team completato da Birrificio Aosta, Birrificio Verreziese e Les Bières d’Ayas. Incerta sull’ingresso o meno nell’associazione, al momento, la realtà forse più rappresentativa della nostra regione, Les Bières du Grand St. Bernard.
A dare una preziosa mano alla neonata realtà ci ha pensato la ditta Armand, che si è occupata della costituzione dell’associazione, della realizzazione del logo e seguirà gli aspetti relativi a marketing, organizzazione eventi e degustazioni.
L’obiettivo
L’obiettivo dell’Abav è chiaro ed emerge nitidamente dallo statuto di un’associazione nata per «valorizzare, tutelare, sostenere e diffondere la produzione della birra artigianale in Valle d’Aosta», puntando forte sulla pratica, la valorizzazione e la ricerca.
Il tutto passando attraverso «eventi, laboratori, fiere, mercati, conferenze, workshop, corsi di formazione e degustazioni» che possano aiutare una crescita già esponenziale negli ultimi 20 anni.
Massa critica
Ma non finisce qui, perché l’Associazione Birrifici Artigianali Valdostani si pone anche l’obiettivo di fungere da interlocutore con enti pubblici e istituzioni per permettere al settore di ottenere attenzioni che, probabilmente, finora sono mancate.
A questo proposito, l’associazione ha già incontrato gli assessori regionali di riferimento, chiedendo «venga riconosciuta la birra artigianale prodotto in Valle d’Aosta – racconta il presidente Antonio Pistilli -. Per il 95%, infatti, i nostri prodotti sono realizzati con acqua della Valle d’Aosta e, inoltre, abbiamo tutta l’intenzione di fare rete con i produttori valdostani di cereali, al fine di arrivare a creare una filiera regionale della birra, partendo proprio dalla materia prima, l’orzo».
La nascita
Ma come nasce l’idea di arrivare alla creazione di un’associazione?«È un’idea su cui lavoriamo da un po’ di tempo – racconta ancora il presidente Pistilli -. Volevamo riunire un po’ l’attività, fare massa critica per avere un po’ più voce in capitolo, ma ora abbiamo deciso finalmente di accelerare il passo».
I motivi alla base sono diversi. «Per prima cosa il mercato è arrivato a un livello tale per cui si sente la necessità di mettersi insieme – continua Pistilli -. Inoltre, dobbiamo iniziare a combattere con armi pesanti la concorrenza sleale, data dalla vendita di presunte birre valdostane che valdostane non lo sono per niente. È giunto il momento di farci sentire».
Ecco quindi l’idea di apporre il logo, una sorta di sigillo di garanzia, sulle birre dei cinque birrifici aderenti all’associazione, così da «riconoscere veramente le birre prodotte qui in Valle d’Aosta».
Il settore
Il presidente analizza poi la situazione di un settore in crescita esponenziale. «Il settore sta molto bene – continua Pistilli -. Per 50 anni siamo stati abituati a bere birre industriali quasi tutte uguali e spinte dalla pubblicità, ma grazie a birrifici come i nostri siamo riusciti a spingere le grosse industrie a provare a cambiare, cercando di presentare birre un pelino più particolari. Certo, non potranno mai arrivare ai nostri livelli, la nostra forza è proprio nei numeri: possiamo permetterci prodotti particolari, di nicchia, che l’industria non potrà mai sostenere».
La festa
E per celebrare la meglio la nascita dell’associazione, ecco l’idea di un festa, prevista per venerdì 9 e sabato 10 settembre all’area verde di Gressan. «Per la prima volta organizzeremo la festa della birra artigianale valdostana – conclude il presidente -. Ci saranno i birrifici che veramente producono birra e valorizzano il suolo valdostano».
(al.bi.)