Difensore civico: il Consiglio di Stato concede la sospensiva, torna Adele Squillaci
Fissata per il 15 dicembre l'udienza per discutere il merito
Il Consiglio di Stato ha accolto l’istanza con cui la Regione autonoma Valle d’Aosta chiedeva la sospensione dell’esecutività della sentenza con cui il Tar aveva annullato la nomina di Adele Squillaci quale difensora civica. L’ordinanza della Quinta sezione è stata notificata alle parti venerdì 26 agosto.
Chiamati a esprimersi sulla richiesta di sospensiva avanzata dall’Avvocatura regionale guidata da Riccardo Jans, i giudici amministrativi di secondo grado evidenziano come «le ragioni dedotte» dalla Regione «siano idonee a fondare l’invocata tutela cautelare, in quanto la sentenza» del Tar «non pare tenere conto della assoluto particolarità della vicenda», cioè della procedura che ha portato alla nomina di Squillaci.
Secondo i giudici aostani, che in primo grado hanno accolto il ricorso dell’avvocato Marco Bertignono e del commercialista Francesco Cordone, l’elezione del difensore civico andava annullata in quanto il relativo atto amministrativo non era stato adeguatamente motivato.
L’ordinanza
Per il Consiglio di Stato, invece, il verdetto del Tar non avrebbe tenuto conto del fatto che il voto è stato eseguito «a scrutinio segreto», non considerando che «il procedimento in esame» non è sfociato «in una scelta concorsuale tra soggetti idonei ma nell’elezione del candidato con la maggioranza qualificata».
In aggiunta, si legge nell’ordinanza, «l’obbligo di motivazione dei provvedimenti amministrativi va intenso e assolto non già sul piano meramente formale ma in senso funzionale, per cui il contenuto dispositivo dell’atto deve essere adeguato in relazione agli elementi di fatto e di diritto considerati per l’esercizio del potere».
Alla luce della sospensiva, comunque, Squillaci tornerà a rivestire l’incarico almeno fino al 15 dicembre, quando si terrà l’udienza di merito davanti al Consiglio di Stato.
(f.d.)