Saint-Roch: le distillerie investono 2 milioni di euro in un nuovo impianto ecosostenibile
Presentato il nuovo alambicco a vapore che va a sostituire due caldaie a metano
Le distillerie Saint-Roch-Levi-Ottoz investono 2 milioni di euro per un’azienda sempre più ecosostenibile «che fa rima con qualità dei prodotti del territorio» ha sottolineato il titolare Nicola Rosset nel corso di una conferenza stampa nel corso della quale è stato presentato il nuovo alambicco a vapore che va a sostituire due caldaie a metano.
«Non è un’operazione di marketing – ha aggiunto il figlio Alessandro Rosset – ma la prosecuzione di un percorso verso l’autosufficienza energetica iniziata 10 anni fa con l’installazione dei primi pannelli fotovoltaici». L’azienda produce 300 mila kw/h l’anno per un’emissione di 160 tonnellate di anidride carbonica.
Alambicco all’avanguardia
Così allo storico impianto da 500 litri, il nuovo alambicco a colonna permette di incrementare la capacità di 1000 litri. «Si tratta di impianto di distillazione che utilizza tecnologie all’avanguardia – ha spiegato l’enologo Matteo Moretto – che permette una migliore resa in termini di freschezza, genuinità e qualità del prodotto».
Nicola Rosset ha posto l’accento sui cambiamenti climatici che «inducono a una distillazione più rapida e meno energivora» e ha messo in evidenza come «il sistema sia il primo nel suo genere in Italia con solamente altre due realtà in Europa che, come la distilleria Saint-Roch, hanno a disposizione grandi impianti fotovoltaico».
Per Angelo Sarica, responsabile commerciale delle distillerie: «l’azienda, che non si è piegata alla pandemia, si è proiettata nel futuro, investendo nella sostenibilità. Siamo innovati e all’avanguardia» e ha annunciato l’arrivo sul mercato, tra un paio di anni, del primo whisky valdostano. «Già produciamo gin e ora abbiamo seminato campi d’orzo».
L’azienda pensa anche all’internazionalizzazione dei suoi prodotti. Dopo Joe Bastianich che ha fatto di Ebo Lebo l’amaro di tendenza negli Stati Uniti i distillati valdostani hanno incontrato i favori della catena di hôtel e resort Four Seasons.
«Siamo certi – ha concluso il titolare – che questo nuovo impianto, facendo fronte anche all’espansione vitivinicola valdostana, ci permetterà di rispondere al meglio a una sempre maggiore richiesta del mercato».