Il Re degli 8 mila con le scarpe da trekking alla Capanna Margherita: bordata di insulti sui social
Nirmal Purja ha postato una fotografia che lo ritrae sorridente sulla neve ai piedi del rifugio più alto d'Europa: non viene riconosciuto
E’ stato scambiato per l’ennesimo sprovveduto e incosciente che in montagna ci va senza l’equipaggiamento corretto, rischiando la sua vita e quella dei soccorritori. Così sui social si è scatenato l’inferno.
I commenti
Nirmal Purja, forse il più grande alpinista vivente – ha scalato 14 8 mila metri in 6 mesi ed è stato il primo alpinista a scalare il K2 in inverno – è stato bollato, tra gli altri, come “l’ennesimo merendero pantaloncini corti e scarpe da ginnastica per salire fino a capanna Margherita”.
Un commento che ha scatenato l’ira degli utenti che si sono prodigati a ricordare i rischi di percorrere sentieri senza un’adeguata attrezzatura, aggiungendo che la montagna “andrebbe lasciata ai veri amanti delle escursioni e non a chi, con le proprie azioni, rischia di mettere in pericolo i soccorritori.
Tra gli appassionati, anche chi ha riconosciuto Purja e lo ha difeso: “I pantaloni non sono corti, ma tirati su. Le scarpe potrebbero essere solo un secondo paio portate al rifugio. Ma quelli che commentano lo sanno chi è? È forse il migliore alpinista vivente, detiene diversi record sugli 8000 metri: questo qui a capanna Margherita ci può salire anche in mutande”.
Rischi in montagna
Verissimo: in montagna si deve andare con equipaggiamento adeguato. Nella foto postata, il Re degli 8 mila non dà certo il buon esempio. E’ anche vero, però, che Purja potrebbe aver calzato le scarpe da trekking in un secondo momento, per stare più comodo dopo l’ascensione ai 4554 metri del rifugio. In fondo, la fotografia ritrae un Purja “fresco come una rosa”; probabile che non sia stata scattata appena giunto a destinazione ma dopo essersi cambiato gli indumenti.
Il gestore del rifugio ricorda che non c’è il divieto di salire senza gli scarponi e che Purja, se lo avesse fatto, non sarebbe stato il primo.
(re.aostanews.it)