Lutto: tanta gente a Pont-Saint-Martin per l’ultimo saluto a Tommaso Rotella
Il 50enne scomparso venerdì a causa di un malore mentre faceva il bagno in Sardegna era molto conosciuto nel mondo del calcio giovanile
Tanta gente ha dato oggi l’ultimo saluto a Tommaso Rotella.
Il funerale del 50enne morto mentre faceva il bagno nel mare della Sardegna è stato celebrato questa mattina nella chiesa di Pont-Saint-Martin.
Rotella, dipendente della filiale di Borgofranco di una ditta di Cavallermaggiore, si era sentito male venerdì a Porto Pino.
Pont-Saint-Martin ha salutato Tommaso Rotella
La chiesa di Pont-Saint-Martin si è riempita, questa mattina, per l’ultimo saluto a Tommaso Rotella.
Il valdostano è morto venerdì 12 agosto nel mare di Porto Pino.
L’uomo, che il 9 giugno aveva compiuto 50 anni, si è sentito male in acqua; a dare l’allarme sono stati alcuni bagnanti, ma i soccorsi sono stati vani.
La grande passione di Tommaso Rotella per il calcio
Tommaso Rotella, stimato in ambito lavorativo per serietà e professionalità, era anche molto conosciuto nel mondo del pallone.
Dopo aver giocato per anni come ala sinistra vestendo la maglia del Pont Donnaz, aveva iniziato a fare l’allenatore a livello giovanile.
Le prime esperienze le aveva fatte proprio al Pont Donnaz.
Dopo quella rossoblu, si era seduto sulla panchina dell’Evançon per 4 stagioni, quindi aveva collaborato con Montaltese e Quinci.Tava.
Nel suo curriculum c’è anche un’esperienza, nel 2013-2014, al timone della Rappresentativa valdostana Giovanissimi.
Rotella, nella prossima stagione, avrebbe dovuto allenare gli Esordienti del Saint-Vincent Châtillon.
Il ricordo di Pino Pernice: «Allenatore serio e appassionato, era fatto per lavorare con i giovani»
«Tommaso era un allenatore serio e appassionato – ricorda Pino Pernice, responsabile del settore giovanile del P.D.H.A.E., che con lui ha lavorato ai tempi dell’Evançon -. Era portato per il settore giovanile, con i ragazzi sapeva esprimersi al meglio. Abbiamo lavorato insieme per 4 stagioni e di lui ho bellissimi ricordi. Era un uomo dal cuore grande, anni fa, quando con il gruppo dei nostri ’99 era andato in Spagna per un torneo, insieme ai ragazzi mi aveva regalato una maglia del Barcellona».
(d.p.)