Vini in Vigna, tra i filari di Aymavilles oltre 200 etichette del territorio
31 aziende vitivinicole proporranno sabato 20 agosto un percorso degustazione tra le loro migliori etichette
Vini in Vigna, tra i filari di Aymavilles oltre 200 etichette del territorio.
31 aziende vitivinicole proporranno sabato 20 agosto un percorso degustazione tra le loro migliori etichette.
Dopo il debutto di sabato 23 luglio tra i filari più alti d’Europa di Morgex, Vini in Vigna torna per il secondo appuntamento dell’estate sabato 20 agosto ad Aymavilles.
L’evento del neonato Consorzio Vini Valle d’Aosta mette insieme, per la prima volta, «più di 30 aziende valdostane, non era mai successo prima» sottolinea Hervé Grosjean, consigliere del Consorzio presentando questa mattina alla stampa, insieme al vice presidente André Gerbore e al consigliere Giulio Corti, il nuovo appuntamento.
«Dopo il successo di Morgex arriviamo ad Aymavilles, centro chiave per la storicità del territorio e Città del Vino» dice Corti introducendo un excursus storico sui vitigni valdostani, ma soprattutto sulla tradizione delle degustazioni che si perde nella notte dei tempi, del viticoltore Rudy Sandi.
Una tradizione plurisecolare
L’evento di Aymavilles, dice Sandi, si inserisce in una pluriseoclare tradizione di degustazioni. Già nell’Ottocento erano di gran voga e i viticoltori si spingevano anche oltre confini regionali per promuovere i loro vini, come nell’occasione speciale di una degustazione verticale dei vini della collina di Aosta tenutasi a Torino nel 1898.
«Essere ad Aymavilles in qualche modo chiude un cerchio – aggiunge Sandi -, qui, nelle vigne del Castello, nel 1897 fu scoperta la prima vigna intaccata dalla filossera e da qui partì un’invasione in tutta la Valle d’Aosta che fece crollare la produzione che allora era di circa 4.000 ettari a 1 ettaro. L’allora proprietario del Castello bruciò tutto, non rimase nessuna traccia di vigna, quasi a voler coprire l’imbarazzo. Oggi essere qui si chiude questo ciclo, si celebra la rinascita del settore vitivinicolo e – termina Sandi con un suggerimento -, sarebbe un atto dovuto ripiantare la vigna del Castello».
Vini in Vigna ad Aymavilles
Sabato 20 agosto, dalle 12 alle 19 sarà dunque possibile assaggiare il meglio della produzione valdostana.
Tra le 150 e oltre 200 le etichette che i 31 produttori porteranno nei loro stand a coprire circa 90 km di estensione della produzione valdostana, «una diversità pazzesca che va dal bianco eroico di Morgex ai Nebbioli di Donnas, passando dal Fumin della valle centrale» sottolinea il vice presidente del Consorzio, André Gerbore -. Una Doc unica con sette sottozone».
Sarà una degustazione itinerante con due punti di partenza, raggiungibili tramite le navette che faranno la spola per tutta la giornata tra le vigne e l’area sportiva dove saranno fatte parcheggiare le auto.
Si potrà partire da Les Crêtes o da località La Crotte.
Ogni 4/5 stand dedicati ai vini ci saranno punti ristoro a cura della Pro loco di Aymavilles, del Consorzio Fontina, dell’antica latteria Erbavoglio, della Vinosteria Antirouille e il Ristoshop Catering.
Le degustazioni saranno allietate dagli ukulele di Silvana Bruno e dal rock dei 19’O Clock.
Si potrà partecipare liberamente nell’arco di tutto il pomeriggio acquistando il proprio calice all’ingresso (25 euro) oppure prenotandosi sul sito a questo link con uno sconto del 20% (20 euro).
Il vino ha scoperto l’estate
«Dalla pandemia in avanti il settore vitivinicolo, principalmente legato alla stagione invernale, ha scoperto l’estate» sottolinea Giulio Corti.
«Le aziende vitivinicole sono il termometro dello sviluppo estivo degli ultimi anni, c’è uno spazio importante da conquistare nei flussi turistici e le nostro aziende possono esserne il veicolo».
Come andò a Morgex
Una passeggiata tra i filari colmi di grappoli tesi alla prossima vendemmia assaggiando i nettari di 23 aziende vitivinicole valdostane ed è subito “Vini in vigna”.
L’evento ha portato molti, nel tardo pomeriggio di sabato 23 luglio, a parteciparvi in località Vi Plana di Morgex.
«Siamo contenti – aveva detto Stefano Di Francesco, presidente del Consorzio Vini Valle d’Aosta e viticoltore-. La partecipazione a questa prima edizione di Vini in Vigna come Consorzio è stata buona. Per chi viene non è solo presentazione e degustazione dei vini, ma è potersi rendere conto del lavoro duro del viticoltore valdostano, proprio per la caratteristica della verticalità della lavorazione».
Un itinerario tra le vigne da un gazebo all’altro per degustare il frutto di un lavoro fatto con passione e competenza, ha avvicinato i produttori ai consumatori, non solo locali.
Nel vociare sommesso del vespro anche due punti ristoro curati da Café Quinson e Azienda agricola Quinson oltre alle note jazz e swing di Silvana Bruno (voce e ukulele) ad allietare e coinvolgere i presenti pronti a tendere il bicchiere per uno Chambave Muscat di La Vrille o un rosso del giovane viticoltore Matthieu Betemps o per i freschi e beverini La Tocca e Lo Toque di Tanteun e Marietta, tra gli altri.
«La location è meravigliosa – dicono Ilaria e Marco intenti a sorseggiare un nettare di Rosset Terroir -. E una buona vetrina per i turisti oltre a chi, come noi, abita in Valle».
(erika david)