Siccità e zootecnia, Sapinet: «A settembre sostegni per le aziende»
L'assessore regionale all'Agricoltura fa il punto della difficile situazione, pensa alla richiesta dello stato d'emergenza, promette aiuti e assicura che il Modon d'Or non è a rischio
Nuove misure per aiutare le aziende rossonere della zootecnia in questo periodo di grave siccità, che mette in pericolo la produzione e la sopravvivenza stessa delle attività.
È questa la promessa fatta dall’assessore regionale all’Agricoltura, Davide Sapinet, intervistato sulle colonne di Gazzetta Matin.
«Momento difficile»
«Il settore zootecnico sta attraversando un momento molto difficile e ci stiamo attivando in varie direzioni – ha spiegato Sapinet -. Da una parte prevedendo aiuti diretti per compensare le aziende delle perdite che stanno subendo, dall’altra per arrivare a garantire al produttore la giusta remunerazione del latte».
«Fondi a settembre»
La provenienza dei fondi sembra essere già stata individuata.
«Con l’assestamento di bilancio non era possibile destinare delle risorse per specifiche misure – ha continuato Sapinet -. A settembre, però, avremo questa possibilità e come Governo ci stiamo già lavorando. Al momento, con l’assestamento ci sono risorse importanti per i consorzi di miglioramento fondiario e per gli investimenti, anche e soprattutto in campo energetico, delle aziende».
Stato di emergenza
Da più parti è giunta la richiesta di arrivare alla dichiarazione dello stato di emergenza a causa della siccità.
«I confronti e le riunioni sono continui – ha detto l’assessore -. Ad esempio, in settimana incontreremo le associazioni di categoria. Sulla questione “stato di emergenza” è in corso un confronto con la Presidenza della Regione e se sarà possibile fare richiesta sicuramente lo faremo».
Ma come si è arrivati a questo punto?
«La prolungata carenza di piogge, lo scarso innevamento dell’inverno 2021-2022, le alte temperature di febbraio e di marzo, che hanno causato la fusione della neve a bassa quota, e quelle di aprile e maggio, che hanno anticipato la fusione di una quantità importante di neve, già molto ridotta rispetto agli anni passati, hanno portato una situazione di emergenza idrica importante – ha continuato Sapinet -. Quello che spaventa è che questo scenario eccezionale, frutto di una serie di concause, potrebbe diventare la normalità fra 10-15 anni, forse prima».
Problemi per gli animali
A causa della siccità, gli animali non mangiano erba “di qualità” e questo inciderà su qualità e quantità di prodotti come latte e formaggi.
«Sicuramente la siccità e le elevate temperature rischiano, laddove non è possibile irrigare, di portare a un peggioramento, in termini quantitativi e qualitativi, del foraggio – ha rivelato l’assessore -. La precoce maturazione dell’erba comporta un aumento della fibra e una riduzione del potere nutrizionale. Come effetto ci dobbiamo aspettare una minor produzione di latte con una percentuale di proteine ridotta. Il tutto si traduce in una minor resa in termini di produzione casearia. Non riteniamo che ci siano ripercussioni dal punto di vista qualitativo però».
Modon d’Or a rischio?
Potrebbero esserci ripercussioni anche per il Modon d’Or?
«Ci siamo già attivati per riproporre, anche per quest’anno, il Modon d’Or – ha concluso -. Siamo convinti che avremo un buon numero di aziende partecipanti per quello che sta ormai diventando un appuntamento annuale irrinunciabile per i nostri alpeggi».
(fe.do.)