L’eredità del “carabiniere di Valpelline”, il figlio Mattia è entrato nell’Arma
Ventisette anni e laurea in Economia, Mattia Piperata (figlio di Fernando, scomparso il 2 ottobre 2018) ha prestato giuramento per seguire le orme del padre
L’amore per la divisa dell’Arma Mattia Piperata l’ha ereditato da papà Fernando e, a quattro anni dalla prematura scomparsa (il 2 ottobre 2018) del conosciutissimo “carabiniere di Valpelline”, adesso anche lui può indossarla con orgoglio.
Ventisette anni e una laurea magistrale in Economia (conseguita all’Università della Valle d’Aosta), Mattia ha prestato giuramento la scorsa settimana.
«Sono molto contento di aver raggiunto questo obiettivo – spiega il nuovo militare dell’Arma -. Il primo pensiero ovviamente è andato a mio papà, anche perché senza la sua spinta non so se sarei riuscito ad arrivare fino in fondo. In questi anni ho dovuto fare delle rinunce, ma ne è valsa la pena per arrivare al risultato che volevo centrare a tutti i costi. Ricordo che a casa vedevo sempre mio papà con la divisa, sapevo il lavoro che faceva, i suoi valori e l’impegno che ci metteva tutti i giorni. Così mi è venuto il pallino di seguire le sue orme».
Il racconto
La passione per l’Arma, infatti, Mattia l’ha coltivata sin da bambino. «Mi sarebbe sempre piaciuto diventare un carabiniere, ma prima volevo studiare -racconta -. Dopo la laurea triennale all’Università della Valle d’Aosta, nel 2019 ho provato il concorso per entrare nell’Arma, ma non è andata bene. Non mi sono scoraggiato e, appena prima della pandemia, ci ho riprovato: questa volta, però, sono riuscito a passarlo».
E così, dopo la laurea specialistica (conseguita in collegamento da casa per le regole anticontagio in vigore all’epoca), «il 17 gennaio scorso sono entrato nella Scuola Allievi di Torino – ricostruisce Mattia – e, il 23 luglio, ho fatto il giuramento. E’ stato un momento davvero emozionante e profondo. Mia mamma mi ha posizionato gli alamari e il pensiero è andato subito a papà».
Al momento il 27enne non sa ancora dove andrà a prestare servizio, ma riguardo alla possibilità di lavorare a Valpelline dice: «Da una parte mi piacerebbe per tornare nel mio paese, però dall’altra penso che non mi farebbe piacere le persone che mi dicono cose come “tuo papà faceva in un altro modo” e avere sempre gli occhi puntati addosso. Quindi direi che preferisco tornare a Valpelline per una vacanza».
Chi era “Nando”
Ma chi era Fernando Piperata? Scrupoloso nel suo lavoro, ma anche capace di unire severità e comprensione, “Nando” era molto conosciuto e apprezzato in tutta la Coumba (e non solo). Tanto che in molti lo chiamavano “il carabiniere di Valpelline”.
Si era arruolato nel 1984 e, finitala scuola, prese servizio nella stazione di Valpelline.
Nel 1989 venne promosso a carabiniere scelto e, nel 1999, diventò appuntato scelto. Due anni dopo, poi, ricevette la medaglia di benemerenza accordata dal ministero dell’Interno per l’impegno profuso in occasione dell’alluvione del 2000.
E ancora: nel 2002 fu decorato con la Croce d’argento per anzianità di servizio militare e, nel 2017, raggiunse il grado di appuntato scelto qualifica speciale.
(federico donato)