Sanità: via libera alla legge sull’attrattivita per medici e infermieri
Cgil, Cisl e Uil tornano a chiederne l'estensione a tutte le categorie sanitarie e ai contratti part-time
Sanità: via libera alla legge sull’attrattivita per medici e infermieri.
La quinta commissione Servizi sociali del Consiglio regionale della Valle d’Aosta ha approvato questa mattina a maggioranza, con l’astensione di Lega e Forza Italia, il disegno di legge che contiene disposizioni urgenti in materia di organizzazione del Servizio sanitario regionale. È prevista, limitatamente al triennio 2022-2024, l’attribuzione al personale medico e infermieristico, titolare di contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato e pieno con l’azienda Usl, un’indennità sanitaria temporanea che integra il trattamento economico nella misura di 800 euro lordi al mese per il personale medico e di 350 euro lordi per il personale infermieristico.
Legge iniqua
Forza Italia si è astenuta perché «considera iniqua l’assegnazione di risorse aggiuntive solo a medici e infermieri. Riteniamo – dice Mauro Baccega– che a tutte le professionalità della sanità debba essere riconosciuta l’indennità, come indicato dalle audizioni delle categorie in commissione. Questo provvedimento non farà altro che alimentare il clima di scontentezza che si respira in sanità. Avendo riscontrato in commissione che il finanziamento è superiore al fabbisogno, faremo il possibile affinché ci sia una più equilibrata ridistribuzione delle risorse a tutte le categorie della sanità, dai barellieri agli operatori sociosanitari fino agli impiegati amministrativi».
I sindacati
Le organizzazioni sindacali – Cisl Fp, Uil Fp – puntano il dito e tornano a proporre «l’elaborazione di una norma analoga che possa allargare la platea dei beneficiari includendo tutte le figure che a oggi stanno contribuendo a sostenere la sanità compresi i part-time».
Si aggiunge la voce di Fp Cgil: «L’obiettivo di Fp è di avere in breve tempo un disegno di legge ad hoc che veda riconosciuti gli sforzi e i sacrifici di tutte le figure professionali che non rientrano nell’ex articolo 18» scrive Igor De Belli.
«Ci battiamo per l’equità tra le lavoratrici e i lavoratori della sanità – prosegue De Belli. Stiamo vivendo un momento particolare da due anni ormai. Il disegno che abbiamo davanti agli occhi in questo momento è di caos generale nella sanità valdostana, dovuto a tanti motivi, anche pre-covid. Ma ora è venuto il momento di fare chiarezza. Il nostro sindacato mal digerisce situazioni di iniquità».
(re.aostanews.it)