Consiglio Valle: sì alla figura del Garante delle persone con disabilità
Il ruolo sarà assegnato al Difensore civico
Consiglio Valle: sì alla figura del Garante delle persone con disabilità. Il ruolo sarà assegnato al Difensore civico.
La proposta di legge è passata con 33 voti a favore e 2 astensioni (Pcp). L’iniziativa, depositata originariamente dai gruppi Lega VdA e Forza Italia il 14 marzo scorso, è il frutto di un ampio confronto in prima Commissione consiliare, la quale ha predisposto un nuovo testo composto di sei articoli che assegna al Difensore civico le funzioni di Garante dei diritti delle persone con disabilità.
La proposta
A presentare la normativa in aula il capogruppo della Lega Andrea Manfrin.
«Con la proposta di legge che presentiamo oggi in quest’Aula ci poniamo l’obiettivo di istituire, nella nostra Regione, la figura del Garante dei diritti delle persone con disabilità. Una figura il cui obiettivo principale è la tutela dei diritti delle persone con disabilità che affrontano problematiche spesso quotidiane e non hanno, ad oggi, un punto di riferimento per superare quelle difficoltà che, unite alla propria condizione, diventano spesso insormontabili».
Ha aggiunto: «L’iniziativa si ispira al principio della solidarietà sociale e intende erogare specifici servizi diretti alla tutela, in senso lato, dei diritti civili – in forma singola e collettiva – delle persone con disabilità, comprendente anche quella che si renderà eventualmente necessaria nelle fasi processuali, nei vari campi della giurisdizione civile, penale o amministrativa».
Per il consigliere Andrea Padovani (Fp-Pcp) «è importante sottolineare anche come questa figura dovrà farsi promotrice della piena fruizione di luoghi e spazi, con particolare attenzione alla rimozione delle barriere architettoniche, sensoriali e cognitive».
Il dibattito
Il gruppo Pcp, annunciando l’astensione al voto, ha elencato una serie di criticità importanti contenute nel testo. Innanzitutto, si attribuisce il ruolo di Garante alla Difensora civica, appesantendone ulteriormente il lavoro, svolto, peraltro, in condizioni di carenza di organico che la norma non provvede a colmare senza contare che mette poche risorse in campo (5.000 euro).
Il gruppo Forza Italia, annunciando il voto convinto a favore, ha parlato di «provvedimento che rappresenta un passo in avanti verso il rafforzamento della tutela dei diritti delle persone con disabilità. È importante aver allargato la platea di destinatari aggiungendo anche la figura del caregiver familiare così come si considera positivamente il voler affiancare al Difensore civico nella sua figura di Garante dei diritti delle persone con disabilità una persona con competenze specifiche nella materia».
Il gruppo Lega VdA ha evidenziato che L’aver finanziato la legge con soli 5 mila euro deriva dal fatto che, da un consulto con gli uffici, il Difensore civico ha già le disponibilità economiche sufficienti per portare avanti la delega. Per il gruppo le critiche sollevate (da Pcp) sono strumentali».
Gli interventi
Il gruppo Pour l’Autonomie ha detto: «quello della disabilità è un tema delicato e sarebbe importante lavorare insieme affinché l’intervento legislativo possa condurre ad azioni valide e giustificanti».
Claudio Restano (Gm), manifestando il proprio favore nei confronti del testo, ha sottolineato come «nei primi mesi di applicazione della norma si potranno fare dei ragionamenti sugli eventuali correttivi da apportare, valutando apertamente tutte le possibilità di miglioramento».
Il gruppo dell’Union Valdôtaine, annunciando il voto favorevole del gruppo, ha evidenziato che «l’argomento normato merita la massima attenzione e, nel corso del tempo, verificando sul campo quali possano essere le modifiche da apportare, il testo potrà essere migliorato».
Il gruppo Federalisti Progressisti – Partito Democratico ha dichiarato il suo voto favorevole al progetto di legge e ha specificato che «il ruolo dei caregiver è una figura importante poiché si occupa della persona disabile e la sua attività deve essere opportunamente normata. Il tutto affinché chi è malato e bisognoso di assistenza possa essere adeguatamente rappresentato e tutelato».
La replica
L’Assessore alle politiche sociali Roberto Barmasse ha evidenziato che «l’istituzione del Garante rappresenta la giusta scelta e attua i principi di una reale inclusione sociale delle persone con disabilità: è la figura istituzionale più idonea in grado di stimolare anche presso le Amministrazioni il più alto grado di tutela dei diritti delle persone disabili e sarà un punto di ascolto attento e competente delle esigenze e delle istanze di questi soggetti».
(re.aostanews.it)