La bandiera del centenario del Parco è tornata sulla vetta del Gran Paradiso
La bandiera del centenario del Parco è stata ricollocata domenica 24 giugno; dietro al furto forse un gesto dimostrativo contro l'ente
La bandiera del centenario del Parco è tornata sulla vetta del Gran Paradiso.
La bandiera del centenario del Parco è stata ricollocata domenica 24 giugno; dietro al furto di circa due settimane fa, forse un gesto dimostrativo contro l’ente.
È stata la guida alpina Ilvo Martin, della società delle Guide del Gran Paradiso, già presente nella spedizione che collocò la bandiera in vetta lo scorso 18 giugno, a riposizionare ai 4.061 metri del Gran Paradiso la bandiera del centenario Parco.
Circa due settimane fa qualcuno aveva tagliato il drappo bianco con il logo del centenario portandoselo a casa.
Souvenir fraudolento o gesto dimostrativo?
Subito si era pensato al gesto di qualche alpinista che aveva voluto portarsi a casa un ricordo, ma da qualche giorno circola una nuova ipotesi.
Il furto della bandiera parrebbe un gesto dimostrativo a opera di chi ancora, tra gli abitanti di Valsavarenche, mal tollera l’istituzione del Parco e i suoi confini che abbracciano l’intero comune della Valsavarenche, unico caso tra i paesi compresi nell’area protetta.
Un gesto dimostrativo, mai rivendicato per altro, nei confronti dell’Ente e dell’ispettore del corpo di sorveglianza del Parco, Stefano Cerise, che il 18 giugno posizionò il vessillo in vetta.
Lo stesso Stefano Cerise candidato sindaco alle elezioni del 15 maggio 2022, finite in un nulla di fatto per il mancato raggiungimento del quorum.
Il commento
La notizia del ripristino della bandiera è stata resa nota proprio da Cerise, che ha ringraziato le Guide alpine di Valsavarenche, con particolare riferimento a Ilvo Martin, per aver riportato la bandiera sulla vetta del Gran Paradiso alla quota di 4061 m.
«Ne ho sentite tante, ma questa ancora l’avevo sentita!» dice Cerise.
«Che c’entro io? Questa è la bandiera del compleanno, io l’ho solo messa lì» replica.
Secondo l’ispettore del Parco le voci di un gesto dimostrativo non sarebbero fondate. «Resto dell’idea che è stato l’atto di un alpinista di qualche cordata salita per ultima nella giornata che l’ha tagliata per portarsela a casa».
L’ispettore però ammette che in paese resta eccome un forte malcontento nei confronti del Parco Nazionale Gran Paradiso, «la questione viene fuori a ogni piè sospinto e rimarrà così ancora per qualche decennio finché non moriranno gli anziani che hanno sempre urlato contro e usato il Parco come scusa per non fare niente per questo paese».
(erika david)