Guerra tra sindacati, Albertinelli (Savt): «Porteremo in Tribunale chi prova a escluderci»
Il segretario generale dopo la sentenza della Corte d'appello: «Stiamo valutando di fare ricorso in Cassazione»
«Questa sentenza non mette in discussione l’operatività del Savt. E se qualcuno la utilizzerà per strumentalizzarla o per tentare di escluderci da un tavolo, noi lo porteremo in Tribunale». Così il segretario del Savt, Claudio Albertinelli, in una conferenza stampa convocata dopo che Gazzetta Matin ha pubblicato la sentenza con cui la Corte d’appello di Torino ha stabilito che il Savt «non è» sindacato «delle minoranze linguistiche» e non può essere identificato come «un’associazione sindacale nazionale».
«Valutiamo il ricorso in Cassazione»
Elencando alcune «inesattezze» presenti nel dispositivo della sentenza, Albertinelli ha aggiunto: «Il direttivo sta valutando se ricorrere in Cassazione, ma in ogni caso questa sentenza ci condanna solo a pagare le spese legali».
Il segretario generale ha quindi concluso: «Non è escluso che si arriverà a mettere mano al nostro Statuto, anche perché ha 70 anni. Abbiamo già una commissione al lavoro che, in questo momento, sta valutando come modificare il sistema elettivo degli organi del Savt. In ogni caso non andiamo a modificare lo Statuto perché c’è una sentenza, piuttosto possiamo farlo perché potrebbero essere necessarie delle precisazioni».
La vicenda
La vicenda che, per il momento, si è chiusa con il verdetto di secondo grado era nata da un ricorso presentato proprio dal Savt, che aveva chiamato in giudizio l’Istituto musicale pareggiato al fine di ottenere «la repressione delle (presunte ndr) condotte antisindacali». A opporsi in aula era stato lo stesso Istituto, accompagnato nella difesa da Uil Pfl VdA, Cisl Fp VdA e FP Cgil VdA. Savt e Istituto erano poi giunti a una proposta conciliativa, ma i sindacati aveva dichiarato opposizione; il Tribunale aveva però respinto l’iniziativa di questi ultimi, condannandoli al pagamento delle spese di giudizio in favore del Savt. Da qui la decisione di ricorrere in appello da parte di Cisl Fp e Uil Fpl.
(f.d.)