Il principe di Monaco sul Gran Paradiso, l’accusa: non è salito a piedi ma in elicottero, e a spese dei valdostani
La denuncia è dell'associazione Mountain Wilderness ripresa, ripresa da Pcp e altre forze politiche; interrogazione consiliare
Area Democratica Gauche Autonomiste, Adu Vda – Sinistra Italiana, Movimento 5 Stelle Valle d’Aosta e Rete Civica ritengono grave e vogliono approfondire quanto accaduto in occasione dell’uscita sul Gran Paradiso del Principe di Monaco per affermare i valori contenuti nell’Agenda 2030.
Il fatto
Secondo quanto denuncia l’associazione Mountain Wilderness, a cui si riferiscono le forze politiche – che sul suo sito internet titola: Inganno a 4061 metri – il principe Alberto di Monaco in visita in Valle d’Aosta per i 100 anni della fondazione del Parco nazionale del Gran Paradis non sarebbe arrivato in vetta al Gran paradiso a piedi, ma per una parte importante del tracciato sarebbe stato elitrasportato.
“Tutto questo in aperta contraddizione con i valori dell’Agenda 2030 che si volevano promuovere e rendendo assurdo l’appello “ambientalista”, lanciato in vetta dai leader ai normali cittadini (quelli, per intenderci, che in montagna vanno ancora a piedi)”, sottolineano le forze politiche.
Pee Area Democratica & C. ci sarebbe una aggravante: “l’elicottero sarebbe stato pagato direttamente o indirettamente dalla Regione, quindi dai contribuenti”.
Interrogazione in Consiglio regionale
Le forze politiche fanno sapere che “in accordo con le Consigliere regionali di PCP, depositeremo un’interrogazione scritta, per capire chi ha autorizzato questa iniziativa del tutto inopportuna, per poi valutare altre eventuali azioni. Una volta i nobili venivano portati in montagna a spalla o in portantina: se proprio non si poteva fare a meno del Principe, i politici valdostani potevano rendersi utili ripristinando questa antica tradizione”.
(re.aostanews.it)