Eni Station: ora la benzina si fa in patois
Approdata anche in Valle d'Aosta la novità della compagnia petrolifera, che ha dotato i terminali per il self service di 110 dialetti di tutta Italia
«Beutta dedeun les sous e la carte». E ancora, prima di congedarci: «Teuria foua la carte». Forse qualcuno avrà pensato di trovarsi su Scherzi a parte, ma è tutto vero, il self service dei benzinai Eni parla in patois.
Il self service parla patois
Molti sono rimasti sorpresi in questi giorni dall’accoglienza riscontrata nei self service del gruppo del cane a sei zampe, che non è impazzito, ma su tutto il territorio nazionale ha cominciato a parlare in dialetto.
La novità arriva nell’ambito di un ulteriore ammodernamento delle Eni Station, che continuano a proporre sempre nuovi servizi.
La decisione
«È così su tutto il territorio nazionale – raccontano i gestori del distributore di benzina di via Piccolo San Bernardo -. Ogni regione ha il proprio dialetto: carino, in tanti sono rimasti spiazzati dalla cosa».
Eni ha deciso di adottare per tutti i comuni della stessa provincia il dialetto del capoluogo: a noi, ovviamente, è toccato il patois.
Per questa insolita proposta, per i video terminali delle Eni Live Station sono stati realizzati 110 dialetti, uno per ogni provincia.
Ogni dialetto è composto da 48 tracce per un totale di 5.280 file audio, cui si aggiunge una nuova interfaccia grafica.
Sui social
Dopo i primi giorni, subito si sono susseguite le esperienze degli automobilisti sui social.
«Ho fatto benzina al distributore automatico – ha scritto sui social un’utente -. Mi ha dato le istruzioni in patois…. Ma lo fa con tutti vero»?!
Si, effettivamente è proprio vero.
(al.bi.)