Legge Aiuti, esclusione dalla Madia: CVA è “salva” e può crescere ancora
CVA non avrà più l’obbligo di comunicare alcuni dati strategici fortemente condizionanti lo sviluppo di impresa
CVA è “salva”. Nel senso che potrà operare sul mercato come una società quotata, pur rimanendo a totale controllo pubblico.
Con la conversione in legge del decreto Aiuti, CVA è stata esclusa dalla Legge Madia, legge che pone parecchi vincoli alle società pubbliche. La legge è stata pubblicata oggi, 18 luglio, sulla Gazzetta Ufficiale.
Gli effetti della legge
A partire da questo momento CVA non avrà più l’obbligo di comunicare alcuni dati strategici fortemente condizionanti lo sviluppo di impresa e propri del settore pubblico, che hanno per ora influito sulla crescita della partecipata valdostana.
CVA sarà nella condizione di operare sul piano dello sviluppo industriale con maggiore facilità, eliminando gli obblighi che le imponevano complessi passaggi amministrativi, prima di compiere scelte di mercato di rilievo, con conseguente perdita di competitività rispetto ai principali competitor non soggetti a tali vincoli.
Non verrà comunque a mancare la logica di scambio informativo tra controllore e controllata e quindi la possibilità per Finaosta e Regione di avere accesso a tutte le informazioni di interesse relativamente alla società.
La nuova previsione di legge consentirà a CVA maggiore autonomia nello sviluppare scelte strategiche ed economiche che, libere dai vincoli pubblicistici che imponevano tempistiche inconciliabili con le logiche di mercato, consentiranno la crescita e la diversificazione delle attività aziendali, come per esempio l’acquisizione di nuovi impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili fuori dalla Regione o lo sviluppo di nuovi asset aziendali come la mobilità elettrica.
Le reazioni
“La notizia giunge alla fine di un lungo e complesso percorso e siamo molto lieti che finalmente in sede parlamentare la questione sia stata compresa”, – commenta il presidente della Regione, Erik Lavevaz.
“Dal mio insediamento con numerose interlocuzioni parlamentari e governative – aggiunge Giuseppe Argirò, amministratore delegato della Cva – ci siamo sforzati di far comprendere le nostre ragioni a garanzia del futuro di un’impresa strategica per la Valle d’Aosta e per il sistema energetico nazionale. Oggi siamo riusciti a concretizzare questo obiettivo, che ci consentirà di acquisire notevole capacità competitiva sia sul mercato che ai fini dell’implementazione del piano strategico dell’azienda”.
“Per il settore delle Partecipate regionali e per il futuro della nostra politica energetica – commentano gli Assessori Luciano Caveri e Luigi Bertschy – ci troviamo di fronte ad una svolta molto significativa in un momento assai complesso come quello attuale in cui l’energia e il suo futuro si trovano al centro dello scenario internazionale”.
Nuove acquisizioni
Il Gruppo CVA costruirà tre nuovi impianti solari in Piemonte, Lombardia e Sicilia. Lo ha comunicato questa mattina, annunciando anche l’accordo con UniCredit, che ha sottoscritto un corporate PPA per la fornitura di energia elettrica da fonti rinnovabili. Unicredit è la prima banca in Italia a sottoscrivere un accordo del genere.
(re.aostanews.it)