Jova Beach Party, il sindaco Martinet: «lavoriamo per farne altri»
Michel Martinet, sindaco di Gressan, soddisfatto del Jova Beach Party, unica pecca le lunghe code alle toilette; 9 persone segnalate nei controlli antidroga
Jova Beach Party, il sindaco Martinet: «lavoriamo per farne altri»
Michel Martinet, sindaco di Gressan, soddisfatto del Jova Beach Party, unica pecca le lunghe code alle toilette; 9 persone segnalate nei controlli antidroga
Jovanotti ha portato «il nostro veliero in altura, tra le montagne della Valle d’Aosta» dove non ha trovato le folle oceaniche delle spiagge italiane, ma comunque un’atmosfera bollente degli undicimila che non hanno voluto perdersi l’evento e hanno partecipato senza risparmiarsi.
La mattina dopo, all’area verde, camion e gru sono al lavoro per smontare il palco, il prato praticamente ripulito.
«Un evento che sarà ricordato nel tempo»
A dare i numeri esatti del Jova Beach Party l’assessore regionale al turismo, Jean-Pierre Guichardaz: 11.700 i biglietti venduti.
«È stato un evento del popolo – commenta Guichardaz – che ha coinvolto molti valdostani oltre a tantissimi turisti che ha generato un indotto importante per l’economia e per l’immagine della Regione. Un’operazione come questa è vincente sotto tutti i punti di vista. Il Jova Beach Party ha concentrato l’attenzione dei media sulla Valle d’Aosta in una fase dell’estate che non è ancora quella di altissima stagione».
L’assessore ha sottolineato che «si è trattato del concerto, a livello numerico, più grande mai organizzato in Valle d’Aosta in un momento, peraltro, nel quale la pandemia da Covid-19 ancora impensierisce», una festa che ha saputo unire le generazioni, «un evento che sarà ricordato nel tempo».
La soddisfazione del sindaco
Soddisfatto il sindaco Michel Martinet (autore del video)ultimo ad abbandonare l’area concerto ieri sera e tra i primi stamattina a controllarne lo stato.
«È stato bello. Uno può essere fan o meno, ma divertirsi comunque. È stata una vera e propria festa che ha fatto incontrare generazioni diverse» commenta Martinet.
«L’impressione era che tutti volessero liberarsi di qualcosa, staccare e semplicemente divertirsi».
La logistica
Se sull’afflusso non c’erano grosse preoccupazioni, visti gli arrivi molto scaglionati, l’esodo terminato il concerto poteva creare qualche problema, ma «tutto ha funzionato bene, anche il momento più critico dell’esodo, siamo soddisfatti».
«Sono salito tra gli ultimi dall’area verde, per fare il giro sulla ciclabile e rientrare in paese e ho potuto constatare che tutto è andato bene – aggiunge -. Chiaramente qualche preoccupazione ce l’avevamo anche se tutto era organizzato al millimetro qualcosa può sempre sfuggire ma questa mattina alle 7 il prato era già tutto pulito grazie anche a un pubblico molto responsabile».
Evento promosso, dunque.
«Su 11 mila biglietti venduti 3.500/4.000 sono stati di valdostani, gli altri fuori, – dice Martinet -, è un bel risultato, un’ottima promozione per noi e la Valle d’Aosta, lavoriamo per farne altri!».
La nota dolente
Qualcosa che non ha funzionato al meglio effettivamente c’è. Lunghe, lunghissime le code ai bagni che si sono rivelati insufficienti.
«L’organizzazione stabilisce un numero di servizi igienici in base al numero di persone – spiega Martinet -, ma complice il gran caldo e l’enorme quantità di acqua e bevande vendute, tutto si è tradotto con lunghe file ai bagni, In effetti questo è stato l’aspetto più critico.
I controlli
L’attività delle unità cinofile della Guardia di finanza ha consentito il sequestro di 5 grammi di hashish, 9 grammi di marijuana, 9 spinelli e 3 funghi allucinogeni.
In totale sono state 9 le persone segnalate all’autorità prefettizia per illeciti amministrativi in materia di stupefacenti.
(erika david)