MoVdA Aosta: incontro sulla movida, poche presenze, tante lamentele
Pochi cittadini si sono presentati all'incontro organizzato dall'amministrazione comunale nell'ambito del progetto per arrivare a un patto per la vita notturna in città
Presenze scarse, ma molteplici lamentele. È il bilancio della serata di incontro e confronto pubblico svoltasi martedì 5 luglio, nell’ambito del progetto “MoVdA”. Volto a sviluppare forme di svago e una vita notturna sana e responsabile, il tavolo “sulla movida” ha visto la partecipazione, oltre che del sindaco di Aosta Gianni Nuti e di alcuni rappresentanti della Giunta, di un capannello di cittadini del capoluogo, che ha voluto mettere a parte commercianti e forze politiche delle problematiche residenziali affrontate quotidianamente.
Disagi e dubbi
Il fastidio maggiore che affligge le serate di abitanti e albergatori è senza alcun dubbio quello del rumore eccessivo e dell’inquinamento acustico che, a quanto pare, da anni impediscono il loro sonno.
Secondo gli aostani, tale spiacevole inconveniente generalizzato è motivato prettamente dall’atteggiamento irrispettoso di alcune attività quali pub e bar, che tendono a mantenere il volume di voce e musica eccessivamente alto, anche dopo l’orario limite delle 23,00.
Altre fonti di disturbo, secondo i presenti, sono rappresentate dagli schiamazzi di giovani che bazzicano per le vie anche dopo la chiusura degli esercizi, nonché dai rombi dei motori di automobili e motociclette fermi in strada.
Atti vandalici
Altro aspetto riguarda invece il decoro e la pulizia.
In particolare, la decina di presenti all’incontro ha puntato il dito contro i numerosi atti di vandalismo registrati nelle vie secondarie, ma anche in pieno centro, con particolare riferimento al “quadrilatero della movida”, che contempla la zona tra Via Losanna, Piazza Chanoux, Via Aubert e Via Prés Des Fossés.
Tutta l’area, a detta dei residenti, risulta interessata non soltanto da persistenti atti di maleducazione, che spingono certi ragazzi a urinare o rimettere sui muri delle abitazioni. Ma è anche vittima di atti di teppismo, come rotture di vetri e vasi, cassette delle lettere divelte, pareti esterne delle abitazioni imbrattate od oggetti lanciati all’interno dei cortili del vicinato.
La voce ai commercianti
Pur consci della concretezza dei problemi e delle molestie sofferti dalla popolazione, i commercianti della zona non hanno potuto che evidenziare l’importanza di flessibilità oraria e tolleranza collettiva per mantenere attivo e vivo un centro città, altrimenti soggetto ad abbandono.
«Purtroppo, accordarsi con le altre attività del capoluogo per uniformare le due serate che ciascun locale ha a disposizione per organizzare eventi e feste oltre le undici di sera o anticipare la chiusura, riducendo così anche le ore a disposizione dei ragazzi per lo svago serale, non possono essere che soluzioni lesive nei confronti di noi lavoratori – hanno commentato alcuni dei gestori dei bar centrali della città -. L’origine del fastidio, peraltro, non risiede nemmeno nei frequentatori delle attività serali, molte delle quali ligie nel rispetto delle imposizioni relative a livello acustico e orario di abbassamento delle serrande. Bensì riguarda spesso quei giovani che siedono nelle panchine del centro già da prima, peraltro armati di bevande alcoliche acquistate nei supermercati del circondario. Il tutto intrattenendosi in quelle zone fino a tarda notte».
Il Comune
Desiderosa di ottenere la piena collaborazione dei cittadini, aprendo uno spazio di dialogo e dialettica collettivo, l’amministrazione comunale ha proposto alcune strategie e alcune strumentazioni per arginare i problemi messi sul tavolo.
«Sono felice di annunciare l’assunzione, a partire dal 1º luglio scorso, di sette nuovi agenti di polizia locale, che andranno a rimpolpare le forze dedicate alla strada, riuscendo a coprire anche il turno, un tempo soppresso per mancanza di organico, successivo alle 21, con l’obiettivo di creare un presidio mirato da parte nelle zone interessate dalle problematiche esposte – ha annunciato il sindaco di Aosta, Gianni Nuti».
Ovviamente, secondo il primo cittadino, non tutti gli episodi serali possono essere oggetto di intercettazione da parte delle forze dell’ordine, spesso volte chiamate a rispondere a situazioni di emergenza che richiedono loro un allontanamento temporaneo dall’area.
«Dal momento che il discorso relativo all’inquinamento acustico è vincolati a obblighi legislativi – ha continuato Nuti -, abbiamo ipotizzato di iniziare a effettuare rilevamenti ponderati e fissi sui decibel in cooperazione con Arpa. L’azienda installerà così fonometri e rilevatori, volti a sanzionare coloro che supereranno i tetti massimi di rumore, variabili in base agli orari, ma comunque ferrei nelle fasce notturne».
L’iter
Dopo i due incontri con le diverse facce della movida aosta, si apre adesso per il Comune una seconda fase di studio, che dovrebbe portare alla redazione di un documento contenente le proposte di commercianti e cittadini.
A questo seguirà un terzo e ultimo tavolo di mediazione.
Qui si andrà alla ricerca di una soluzione finale, che possa accontentare tutti. «È la metodologia più efficace – ha concluso il sindaco -, tanto che è stata adottata da molte realtà fuori Valle».
(giorgia gambino)