Corruzione in VdA: definitivo il proscioglimento di Augusto Rollandin
La Cassazione ha anche annullato con rinvio le condanne pronunciate dalla Corte d'appello nei confronti di Gerardo Cuomo e Gabriele Accornero
La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso dell’ex presidente della Regione (e attuale consigliere regionale) Augusto Rollandin nell’ambito del processo nato dall’inchiesta ribattezzata “Corruzione in VdA”. Diventa dunque definitivo il proscioglimento per prescrizione disposto in secondo grado nel settembre 2021.
Nei confronti degli altri due imputati, l’imprenditore Gerardo Cuomo e l’ex consigliere delegato del Forte di Bard Gabriele Accornero, i giudici della Suprema corte hanno disposto l’annullamento della sentenza di condanna con rinvio «a diversa sezione della Corte d’appello di Torino». In secondo grado, entrambi erano stati condannati a un anno (pena sospesa) per corruzione per l’esercizio delle funzioni.
L’inchiesta
L’inchiesta è quella relativa a presunti episodi corruttivi nel contesto di alcune società partecipate. Nella tesi dell’accusa, il trasferimento di Deval dall’Autoporto di Pollein era avvenuto grazie alle pressioni di Rollandin, il quale avrebbe agito per favorire l’impresa di Cuomo.
Sempre per la Procura, il politico sarebbe stato “ripagato” con un cambio gomme gratuite per la sua auto e con la possibilità di organizzare un comizio in ottica elezioni all’interno dell’azienda del grossista alimentare. In questo contesto, Accornero sarebbe stato il trait d’union tra gli altri due imputati.
In primo grado, i tre erano stati assolti dall’accusa di associazione a delinquere, ma condannati per altri capi d’imputazione:
4 anni e 6 mesi per Accornero e Rollandin e 3 anni e 8 mesi per Cuomo.
La Corte d’appello di Torino, però, aveva riscritto il verdetto, riqualificando il reato contestato a Rollandin in corruzione impropria e dichiarando l’accusa prescritta. Per corruzione per l’esercizio della funzione, però, erano stati condannati a un anno l’ex consigliere delegato del Forte e l’imprenditore.
Le reazioni
«In primo grado ci venivano contestati sette capi di imputazione e già in appello la condanna ne riguardava solamente uno – spiega l’avvocato Corrado Bellora, che difende Accornero -. Adesso la Cassazione ha annullato quell’unico capo, quindi si tornerà in appello. Credo che questo sia un ottimo risultato per questa difesa, siamo molto soddisfatti».
L’avvocato Giorgio Piazzase, che difende Rollandin, ha invece commentato all’Ansa: «Probabilmente se avessimo rinunciato alla prescrizione la Corte avrebbe quasi certamente disposto l’annullamento con rinvio» anche per l’ex presidente.
(f.d.)