Oyace, turisti in Valpelline dal 1973 diventano cittadini onorari
Si tratta dei fratelli Massimo e Stefano Tognoni; per omaggiare il Comune della Grand Combin hanno realizzato un video con immagini del paese catturate quasi 50 anni fa
Oyace ha due nuovi cittadini onorari. Si tratta dei fratelli Massimo e Stefano Tognoni. Originari di Milano, sono i turisti di più lungo corso per il Comune della Grand Combin. La decisione di conferire la cittadinanza onoraria, nata da un’idea della sindaca Stefania Clos, è stata presa dal Consiglio comunale nel corso della riunione del 16 giugno.
La notizia è stata anticipata da Gazzetta Matin il 20 giugno.
I nuovi cittadini
«Ci hanno comunicato la notizia e subito abbiamo provato un’emozione indescrivibile, perché Oyace per noi è una seconda casa – afferma Stefano Tognoni -. Giusto per rendere l’idea: se mentre sono in Valle d’Aosta dei turisti mi chiedono se sono del posto per avere informazioni, io rispondo sempre “sì”. Metà del mio cuore è a Oyace e,se non ci torno per un po’ di tempo, vado in astinenza».
Quel 1973
I due fratelli, venuti in Valle per la prima volta insieme a mamma Fernanda Godio e papà Sergio, passano le vacanze all’ombra della Tornalla dal lontano 1973. «Non abbiamo mai mancato nemmeno un anno da allora – spiega Massimo -. Veniamo in Valle con le nostre famiglie ogni estate e, quando possibile, anche per Pasqua, Capodanno e Carnevale. Ricordo ancora la prima volta che siamo arrivati qui con mamma e papà: solitamente andavamo in vacanza al mare, ma quell’anno nostra madre decise di tornare ad Aosta, dove era nata e dove aveva vissuto fino ai 13 anni. Lei si ricordava un posto in cui era stata da bambina e cosìsiamo finiti a Oyace. Per noi è stato amore a prima vista. Era un posto completamente diverso rispetto a Milano. Quel paese di montagna ci è subito entrato nel cuore anche perché all’epoca non c’era turismo, quindi era un posto “vero” in cui trovare le radici autentiche del passato».
I video storici
Come detto, da quel momento i due fratelli non hanno mai rinunciato a una vacanza in Valpelline. Ma non è tutto, perché scavando tra i vecchi ricordi nella sua casa di Sesto San Giovanni Massimo ha trovato un vero e proprio tesoro “storico”: dei video registrati a Oyace da papà Sergio tra il 1973 e il 1982.
«Al di là del fatto che non sono un esperto di montaggio video e regia, in famiglia siamo appassionati di video e montagna – racconta Massimo -. Già negli anni ’70 mio padre e mio nonno avevano una telecamera. Quando per la prima volta siamo venuti a Oyace, papà riprendeva con la sua 8 mm la nostra famiglia, il paese, gli abitanti del posto e i momenti di “vita della montagna”. E così ci siamo ritrovati con tantissime ore di girato su alcune bobine. Cinque anni fa, poi, io e mio fratello abbiamo deciso di digitalizzare tutto il materiale».
L’idea
E proprio a questo punto il nuovo cittadino onorario ha avuto un’intuizione: «Ho un po’ scremato immagini, estraendo le parti prettamente familiari e mantenendo tutto ciò che riguarda la vita di montagna dell’epoca. Alla fine abbiamo creato un video di circa 20 minuti, una vera e propria testimonianza storica di cosa significava vivere a Oyace quasi 50 anni fa».
Osservando quel video, Massimo e Stefano hanno potuto vedere come è cambiato il paese. «Devo ammettere che non ci sono stati cambiamenti radicali per fortuna – dice Massimo -. Ci sono poche nuove case e forse qualche strada in più. Le persone sono più aperte rispetto a 50 anni fa ma, la cosa più importante è che è rimasta l’impronta della montagna vera, l’autenticità».
(f.d.)