Ambiente, la Commissione Senato in ricognizione sui ghiacciai per sollecitare il Governo
La delegazione della Commissione Ambiente del senato ha partecipato a un sopralluogo sui ghiacciaio Planpincieux, Grande Jorasses e al rifugio Boccalatte terminando con un incontro su Skyway
Ambiente, la Commissione Senato in ricognizione sui ghiacciai per sollecitare il Governo.
La delegazione della Commissione Ambiente del senato ha partecipato a un sopralluogo sui ghiacciaio Planpincieux, Grande Jorasses e al rifugio Boccalatte terminando con un incontro su Skyway.
L’intenzione del senatore Albert Lanièce, tra i promotori dell’iniziativa, è aumentare la pressione sul Governo e sollecitarlo su una problematica delicata e che coinvolge l’intero pianeta.
I sopralluoghi
La Commissione Ambiente su Skyway
Una delegazione della Commissione Territorio, Ambiente e Beni ambientali del Senato è stata in visita in Valle d’Aosta oggi, venerdì 24 giugno, per una presa di coscienza e conoscenza diretta degli effetti che hanno sul territorio e sulle sue principali sentinelle, i ghiacciai, i cambiamenti climatici.
Ad accompagnare i senatori il l’assessore Carlo Marzi e il senatore Albert Lanièce, vice presidente della Commissione e il sindaco di Courmayeur Roberto Rota.
La delegazione ha partecipato a una ricognizione dei ghiacciai di Planpincieux e delle Grandes Jorasses fino al Rifugio Boccalatte e hanno successivamente visitato la funivia SkyWay del Monte Bianco dove si è tenuto un momento di approfondimento con una tavola rotonda.
La tavola rotonda
La tavola rotonda
All’incontro hanno preso parte il presidente della Regione Erik Lavevaz, i tecnici di Fondazione Montagna sicura, di Arpa della Valle d’Aosta, i referenti dei dipartimenti regionali dell’Ambiente e della Programmazione, Risorse idriche e Territorio, dell’Unione valdostana guide di alta montagna e del Soccorso alpino valdostano.
La tavola rotonda ha affrontato sei temi centrali concentrandosi sullo stato di (non) salute dei ghiacciai, la carenza idrica a causa della riduzione della massa glaciale, il Piano di monitoraggio dei rischi glaciali e frequentazione dei ghiacciai, il ruolo dei soccorritori e delle Guide alpine e Strategia regionale di adattamento.
I commenti
«Il massiccio del Monte Bianco, con i suoi ghiacciai, è certamente uno de
Un momento del confronto con il senatore Albert Lanièce
i contesti più interessanti e più significativi in cui affrontare questi temi» ha evidenziato il presidente Erik Lavevaz.
«La Regione autonoma Valle d’Aosta vi sta investendo risorse importanti e competenze di rilievo. Le ricerche e i sistemi di monitoraggio realizzati ci consentono ora di non limitarci a rincorrere le emergenze ma di tracciare scenari previsionali utili al mondo scientifico con importanti ricadute sulla vita dei cittadini».
Dall’assessore Marzi è arrivata la proposta di candidare la Valle d’Aosta, che possiede un terzo della superficie glaciale di tutta il Paese, come «Laboratorio nazionale, nello spirito ovviamente costruttivo e di rete di collaborazione che da sempre caratterizza il nostro agire».
«Con lo stesso spirito – ha aggiunto Marzi – il Governo regionale si è reso disponibile a dare un supporto operativo e concreto per dare un seguito alla visita, contribuendo agli sviluppi per un possibile piano nazionale di presa in conto delle problematiche dei ghiacciai alpini nell’attuale contesto di cambiamento climatico».
Il senatore Lanièce ha sottolineato l’importanza della missione sul posto da parte dei colleghi senatori, perché «permette di rendersi conto personalmente della situazione dei ghiacciai alpini. Una situazione critica, che purtroppo tende a peggiorare di anno in anno, legata ai cambiamenti climatici».
«Oggi – prosegue Lanièce – completiamo un lavoro che la Commissione ha iniziato mesi fa in termini di audizioni per raccogliere dati e scenari con l’obiettivo di arrivare alla formulazione di un documento che sarà sottoposto alla Commissione Senato e, mi auguro presto, all’aula legislativa».
L’obiettivo del senatore e della Commissione è «sollecitare il Governo e l’opinione pubblica su una problematica così importante che vede protagoniste non solo le regioni alpine, e quindi anche la Valle d’Aosta, ma l’intero pianeta».
(e.d.)