Cessione Cogne Acciai Speciali: investimenti e assunzioni, torna il sereno con i sindacati
Le rassicurazioni fornite dall'azienda hanno rincuorato un minimo le sigle sindacali. Si parla di nuovi investimenti, crescita dell'occupazione e della permanenza dello stabilimento in Valle
Rassicurazioni sull’occupazione e la produzione, un ventilato aumento per entrambe le voci, garanzie sulla permanenza della Cogne Acciai Speciali in Valle d’Aosta e anche la presentazione della Golden Power che sarà inviata poi al Governo nazionale in attesa del via libera, con il closing previsto per fine anno. Arriva una ventata di ottimismo dall’incontro tra Cogne Acciai Speciali, sindacati (ancora divisi) e Regione, andato in scena giovedì nella sede di Confindustria Valle d’Aosta.
A cominciare le interlocuzioni Fiom, Fim Cisl e Uil, che hanno incontrato prima del Savt il direttore generale della Cas, Monica Pirovano, il direttore del personale Ilaria Fadda, ma anche il presidente della Regione, Erik Lavevaz, l’assessore allo Sviluppo economico, Luigi Bertschy, nonché presidente e direttore di Confindustria, Giancarlo Giachino e Marco Lorenzetti.
L’incontro
Il primo incontro dopo le diatribe seguite alla vendita del 70% della Cogne Acciai Speciali alla Walsin Lihwa Corporation, hanno insomma lasciato spazio a un minimo di sereno.
Sul tavolo, infatti, il direttore generale, Monica Pirovano ha messo le rassicurazioni sulla permanenza in Valle della Cogne, parlando anche dell’intenzione di ampliare produzione e occupazione.
Il direttore generale della Cogne Acciai Speciali
«Siamo soddisfatti, è la dimostrazione che quando ci si parla si possono spiegare molte cose» evidenzia il direttore della Cogne Acciai Speciali, Monica Pirovano, che poi entra nei dettagli dell’incontro.
«Abbiamo dato rassicurazioni, Walsin ha deciso di investire e di sviluppare l’azienda – continua Pirovano -. È stato confermato il piano triennale di investimenti da 114 milioni, si parla di sviluppo, nuove produzioni e della volontà di crescere insieme per diventare leader mondiali nella produzione di acciai inossidabili lunghi».
La famiglia Marzorati rimarrà punto di riferimento, così come è arrivata la conferma per Pirovano.
«Mr Yu-Lon Chiao mi ha chiesto di rimanere altri 25 anni – sorride -; mi ha riconfermato nel ruolo».
Con il closing che arriverà in un periodo compreso tra 6 e 18 mesi, ma presumibilmente entro fine anno, dopo il passaggio all’Antitrust e la presentazione della Golden Power.
Aumento di produzione e passaggio a 21 turni
Si profila, come detto, un aumento di produzione, che porterebbe al passaggio a 21 turni.
«Già con i volumi odierni dovremo pensare di passare a 21 turni in alcune aree – ammette Monica Pirovano – e questo ovviamente presuppone nuova forza lavoro. Dopo il closing, probabilmente con il nuovo anno, penseremo al potenziamento della produzione e del personale. Ricordo che già con Marzorati si parlava di circa 50-100 addetti in più».
Il direttore generale pone poi l’accento su un punto.
«C’era il timore che Walsin potesse rubare brevetti, ma la Cogne non ne ha, esiste solo la capacità del nostro personale e dei nostri impianti – conclude -. Produciamo “marche”particolari di acciaio e questo sicuramente verrà sfruttato per allargare la sfera di influenza del gruppo in Europa e negli Usa, aggirando il discorso dei dazi».
Sindacati Fiom, Fim Cisl e Uilm
I sindacati, come detto, si sono presentati divisi all’appuntamento, che ha riguardato per primi Fiom, Fim Cisl e Uilm.
«È andata abbastanza bene, abbiamo avuto rassicurazioni – spiega Fabrizio Graziola, segretario della Fiom -. Abbiamo visto finalmente alcune documentazioni e abbiamo ottenuto rassicurazioni sulla permanenza in Valle e sul mantenimento del personale, con prospettive di aumenti in futuro».
Ottenute anche rassicurazioni sugli accordi di secondo livello, le stesse sono arrivate anche sul mantenimento degli attuali interlocutori.
«Aspettiamo il concretizzarsi degli accordi tra le aziende, poi valuteremo il futuro – conclude Graziola -. Sindacati divisi? Ne discuteremo poi vedremo il da farsi».
Spera di vedere presto Yu-Lon Chiao al tavolo Gabriele Noto della Uilm.
«L’impegno sembra congiunto – spiega Noto -, anche se al momento, fino al closing, rimangono due realtà separate».
Compreso come il silenzio intorno all’operazione sia legato alla particolare forma di vendita, «che non prevede garanzie sociali per evitare insider training», Noto analizza il clima in azienda.
«Preoccupa solo il fatto che si voglia portare la produzione a ciclo completo, con sette giorni di lavoro su sette – conclude -. Ma di questo si parlerà in seguito e si seguirà la normativa nazionale. Da lunedì cominceranno gli incontri con le RSU, poi si penserà al passaggio assembleare».
Tira un sospiro di sollievo anche Fausto Renna, segretario della Fim Cisl.
«Finalmente abbiamo qualcosa di concreto su cui ragionare – spiega -. Ci è stata mostrata la Golden Power, ossia l’impegno degli acquirenti verso il Governo italiano. Diciamo che se la ditta fosse stata cinese il passaggio probabilmente sarebbe stato bloccato».
Savt
Ottimista anche il Savt, arrivato nella sede di Confindustria VdA con Claudio Albertinelli, Edy Paganin e Giorgio Diemoz.
«L’azienda rimane in Valle, c’è volontà di crescita e voglia di ampliare il piano investimenti triennale – spiega il segretario del Savt, Claudio Albertinelli -. Usciamo rasserenati e guardiamo al futuro con ottimismo».
Arriva un’altra buona notizia.
«La sede fiscale rimarrà in Valle d’Aosta – conclude -. Questi sono segnali che fanno pensare come l’operazione possa fare solo bene alla Valle. Si parte nel modo giusto».
Parla di «preoccupazioni calmierate – Edy Paganin -. Dopo l’accordo dell’8 giugno, Walsin dovrà presentare la Golden Power al Governo e si attenderà il closing; la figure di spicco dell’azienda, però, saranno confermate».
La Regione
Esprimono ottimismo il presidente della Regione Erik Lavevaz e l’assessore allo Sviluppo economico, Luigi Bertschy.
«L’incontro è stato positivo per il significato simbolico, ma anche per i contenuti emersi – spiegano -. L’azienda ha confermato gli impegni di sviluppo già anticipati nell’incontro con Yu-Lon Chiao, Presidente di Walsin Lihwa Corporation».
Ma rassicurano.
«La Regione terrà alta l’attenzione su questo dossier, mantenendo i rapporti con tutte le parti in campo e monitorando gli sviluppi, per verificare che le buone intenzioni si traducano in un’operazione di crescita sia della Cogne che, in generale, del comparto industriale» concludono Lavevaz e Bertschy.
(alessandro bianchet)