Corte dei conti: 11 assoluzioni per la nomina dell’ufficio stampa della Chambre
Secondo i giudici contabili non c'è stato nessun danno erariale
Tutti assolti. Si è chiuso così il processo davanti alla sezione giurisdizionale per la Valle d’Aosta della Corte dei conti per gli ex membri della giunta della Chambre valdôtaine e per due dirigenti.
La vicenda ruotava intorno all’assunzione dell’addetto stampa in quanto, secondo la Procura contabile, il giornalista selezionato non era in possesso della laurea (titolo richiesto dalla legge) ed era stato scelto senza una procedura selettiva. Per questi motivi, erano stati citati a giudizio l’ex presidente della Chambre Nicola Rosset, l’attuale vertice Roberto Sapia e i membri della giunta camerale in carica all’epoca dei fatti: Giulio Grosjacques, Ezio Mossoni, Graziano Dominidiato, Silvana Perucca, Pierluigi Genta e Pierantonio Genestrone.
La sentenza
Per i giudici, però, non è possibile parlare di danno erariale. In primo luogo, ha ritenuto il Collegio, perché la legge regionale 22 del 2010 «non contiene nessun riferimento al titolo di studio».
Riguardo all’assenza di una procedura selettiva, invece, «anche ammettendo tale illegittimità nella genesi del rapporto – si legge in sentenza -, questo non determinerebbe un pregiudizio patrimoniale» dato che il giornalista è «correttamente qualificato» e non ha mai avuto «contestazioni riguardo alle sue prestazioni».
(f.d.)