Sanità: nel 2022 quasi un milione di euro per convenzioni per prestazioni ambulatoriali
In Valle d'Aosta crescono le richieste per i percorsi tutela: sono già 675 nel 2022
Sanità: nel 2022 quasi un milione di euro per le convenzioni per prestazioni ambulatoriali. E’ quanto emerso in Consiglio Valle nella risposta a un’interpellanza sul tema proposta dalla capogruppo del Progetto Civico Progressita Erika Guichardaz.
Tre convenzioni
Riferisce Barmasse: «la prima è con la Technos Media per le prestazioni di radiologia diagnostica, che avrà un costo per l’intero anno di 370 mila euro, e le altre due con l’Istituto Radiologico Valdostano per le prestazioni di radiologia diagnostica (costo di 509 mila euro) e di dermatologia (costo di 98 mila euro). I tre accordi permettono l’erogazione di quelle prestazioni che non possono essere eseguite dalle strutture aziendali e a partire da giugno è previsto che una parte delle prestazioni siano riservate a dare risposta alle istanze presentate nell’ambito dei percorsi di tutela».
Barmasse ha poi illustrato i dati finanziari per un confronto tra attività istituzionale e libera professione intramuraria (Lpi): nel 2019 (pre-pandemia) il fatturato istituzionale era di quasi 93 milioni di euro, nel 2020 è sceso a 79 milioni e nel 2021 è risalito a 85 milioni; il totale dei ricavi in Lpi è stato nel 2019 di 3 milioni di euro, nel 2020 di 2,6 milioni e nel 2021 di 3,8 milioni. “Nel 2021- osserva-, i volumi finanziari denotano un incremento dell’attività in istituzionale e anche una ripresa delle attività in Lpi, entrambe scese nel 2020, a causa delle chiusure degli ambulatori per via del Covid.
I percorsi di tutela
Con l’allungamento delle liste d’attesa, in Valle d’Aosta, crescono le richieste per poter usufruire dei percorsi di maggior tutela. «Nel 2021 le prestazioni erogate dall’Usl della Valle d’Aosta nel percorso di tutela sono state in totale 137, mentre le istanze non accolte sono state 11» ha riferito Barmasse, specificando che questi tipi di percorsi poggiano su accordi con strutture private accreditate o sul ricorso a prestazione in attività libero-professionale. A questo proposito, riguardo al percorso di tutela con prestazioni in libera professione intramoenia, dall’1 gennaio al 20 maggio di quest’anno sono pervenute 675 istanze.
Riguardo poi alle criticità che stanno alla base delle istanze di accesso dei percorsi di tutela, «la principale è rappresentata dalla carenza di personale medico, a livello nazionale e quindi anche in Valle d’Aosta, che per alcune specialità non permette di erogare sufficienti prestazioni per soddisfare il fabbisogno della cittadinanza» ha spiegato l’assessore.
La replica
Nella replica, la capogruppo del Pcp ha sottolineato la necessità di un maggiore informazione sui percorsi di tutela e di facilitarne l’accesso: «sarebbe importante che il Cup informasse i cittadini sui percorsi di tutela, perché i valdostani non conoscono ancora questa possibilità e che si attivasse una convenzione con le associazioni dei consumatori o con i sindacati per agevolare le persone più fragili ad accedervi per evitare che proprio queste non siano le maggiormente penalizzate» ha sottolineato.
(re.aostanews.it)